“Mi unisco all’appello della Birreria Pedavena e della cooperativa “La Fiorita”: coltivate Più orzo in Valbelluna per produrre la birra Dolomiti, e non solo. E’ una produzione il cui valore non si misura solo nel reddito pur buono che spunta, ma nella promozione complessiva di un territorio e di un birrificio che ha oltre un secolo di storia e che ho fortemente voluto salvare, quando poco meno di un decennio fa c’era il pericolo reale di una chiusura dello stabilimento”.
L’invito – Luca Zaia, presidente del Veneto, fa suo l’invito della famosa birreria e della cooperativa di produttori che fornisce l’orzo locale per una birra ottima a km zero. “Ci fu allora un impegno comune per ridare futuro alla birreria e lavoro a quanti erano impegnati nel processo di produzione – afferma Zaia – e oggi condivido in pieno l’esigenza di fare un ulteriore passo che faccia crescere la produzione di birra Dolomiti, tutta bellunese nella formula e nei suoi ingredienti, a partire dall’acqua e soprattutto dall’orzo. Ricordo che l’impegno della birreria ha avvantaggiato questa produzione e invito quanti hanno terreno adatto a coltivare questo cereale, materia prima di una grande bevanda che non teme la concorrenza dei nomi internazionali più blasonati”.
Brand Dolomiti – “Non solo: le Dolomiti sono un nostro Brand e la birra che ne porta il nome, prodotta localmente con ingredienti di territorio, è uno splendido ambasciatore per tutti coloro che apprezzano questo genere di bevanda. Che in questo caso ha una qualità di alto spessore, prodotta in casa e in grado di andare ovunque nel mondo, confermando il valore delle produzioni a km zero e la loro capacità di vincere anche la sfida dell’export senza per questo contraddirsi. La birra di Pedavena smentisce quei benpensanti che si domandano come conciliare esportazioni e caratteristiche locali, è lo fa – conclude il governatore – proprio perché non ha un sapore anonimo e omogeneo, ma perché esprime il cuore, l’anima, il gusto, le caratteristiche e le capacità del luogo dove si ottiene”.