La difficile situazione economica e le politiche del governo, particolarmente aggressive sulla tematica del lavoro e dei diritti, impongono una presa di coscienza sul prossimo futuro e sulla necessità di riorganizzarsi per far fronte ai doveri che la Confeuro, il patronato Labor, il Caf Labor e le altre strutture promosse dalla confederazione hanno verso i cittadini. E’ con questa premessa che è da poco iniziata a Roma, presso l’Hotel Holiday Inn, la conferenza nazionale della Confeuro. Le azioni dell’esecutivo – ha dichiarato nel suo intervento di apertura il presidente del Caf Labor, Andrea Michele Tiso – vanno evidentemente nella direzione di annullare tutte quelle organizzazioni di rappresentanza che si battono per i diritti dei lavoratori e dei cittadini: è questa la ragione profonda della Legge di Stabilità 2015 proposta e dei tagli al suo interno. La Confeuro e le organizzazioni da questa promosse sono nelle condizioni di reggere al palese attacco di questi mesi. Ma prendere atto del clima di ostilità che si è creato a seguito della sordità che il governo ha fatto propria, non solo nel dialogo con le organizzazioni di rappresentanza ma anche verso le rivendicazioni di diritti e dignità che vengono dalla società, è una condizione essenziale per rimodulare la propria azione e ripensare al futuro. In questo contesto – ha concluso Andrea Michele Tiso nel suo intervento di apertura – la risposta sbagliata sarebbe quella di contrarsi e di chiudersi a difesa di quel che si è conquistato. Quel che va fatto invece è incontrare e dar voce ad altre categorie sociali che oggi non vengono ancora rappresentate dall’organizzazione e che non trovano nella società italiana degli interlocutori adeguati.
‘Crediamo al futuro nonostante gli attacchi’. Il messaggio di Confeuro dalla Conferenza nazionale
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