“Inaccettabile per gli allevatori il Decreto ministeriale recante modalità per la regolazione dell’offerta dei prosciutti Dop o Igp, appena siglato. Le scelte devono essere prima condivise e decise con la parte agricola” – è questo il duro commento di Confagricoltura e Cia dell’Emilia Romagna in merito al decreto ministeriale recante modalità per la regolazione dell’offerta dei prosciutti Dop o Igp firmato dal ministro Martina l’11 novembre scorso – ma reso pubblico ieri – e predisposto senza previa consultazione e condivisione con il mondo agricolo.
Da rivedere – “E’ ridicolo – rimarcano le due organizzazioni agricole regionali – voler operare nell’ambito della filiera e poi costruire un percorso di programmazione dei prosciutti, passaggio decisivo per l’economia e il sostentamento della filiera stessa, che non preveda il coinvolgimento attivo degli allevatori ma solo una semplice consultazione”. “Auspichiamo che il Ministero riveda subito i contenuti del decreto e convochi in tempi rapidi un tavolo che includa anche la partecipazione delle Regioni – soggetti spesso richiamati a compiti di controllo senza essere stati precedentemente coinvolti nella fase decisionale – per lavorare sulla definizione di un reale procedimento di programmazione dell’offerta dei prosciutti assieme alle parti interessate”. “L’assenza di un riscontro del Governo alle istanze provenienti dagli allevatori – concludono Confagricoltura e Cia dell’Emilia Romagna – non farebbe altro che accentuare quel distacco, in termini di mancanza di tutele e rappresentanza, che sempre più si avverte tra il Ministero dell’Agricoltura e le aziende zootecniche”.