"Quaranta milioni di euro: questa la cifra destinata a diffondere la banda larga nelle aree rurali della Toscana nel nuovo Psr, il programma di sviluppo rurale, oggi all’attenzione di Bruxelles e che dovrebbe essere approvato con l’inizio del prossimo anno dalla Ue". Lo ha annunciato l’assessore all’agricoltura e alle foreste della Regione Toscana, Gianni Salvadori, che ha concluso i lavoro del workshop organizzato dalla Regione e incentrato proprio sulla comunicazione per il prossimo Psr. "Nel vecchio programma di sviluppo rurale – ha detto Salvadori – avevamo previsto 17 milioni per garantire la banda larga alle imprese agricole e ai territori rurali della Toscana, nel nuovo passiamo a 40 milioni. Vogliamo che si arrivi davvero all’ultimo miglio- ha continuato esemplificando – vogliamo che i 4500 agriturismi della Toscana, che hanno bisogno di internet per farsi vedere nel mondo e per continuare a dialogare e attrarre turisti, abbiano quello che serve. Questo sarà un modo vero – ha aggiunto – di fare comunità, perchè senza comunità non si fa economia." Fra le criticità emerse dai lavori del workshop era emerso infatti un’insufficiente uso dei nuovi sistemi di comunicazione, legati alla diffusione di internet e della banda larga, nelle aree rurali.
COMUNICAZIONE PSR – Per quanto riguarda la comunicazione del PSR nei prossimi sette anni dovrebbero essere destinati 700mila euro, ovvero il 5% della misura Assistenza Tecnica che avrà l’1,5% delle risorse dell’intero pacchetto (961 milioni di euro) . "Faremo tesoro – ha promesso Salvadori – di quanto emerso da questo workshop, la comunicazione è importante perchè le misure del Programma di sviluppo rurale vanno fatte conoscere affinchè siano efficaci. Oggi, ancora più di ieri la gente deve poter partecipare, sapere che conta." In relazione a questo Salvadori ha sottolineato il ruolo delle associazioni professionali agricole. "Il loro ruolo – ha detto ancora Salvadori – in questo campo è importante, decisivo. E io voglio ricordare che in questi 5 anni non c’è stata una sola scelta in agricoltura che non sia passata dalla condivisione con le associazioni professionali." Salvadori ha infine lanciato un appello "affinchè non si disperda in futuro il patrimonio che è stato riconquistato in questi 5 anni e che ha riportato l’agricoltura al ruolo che le spetta, perchè non c’è nel nostro territorio un settore altrettanto propulsivo per la nostra economia, eccezion fatta per la nostra offerta culturale". "L’agricoltura – ha rimarcato – è fondamentale, perchè è presidio del territorio, perchè è ambiente, perchè è industria e grazie a questa consapevolezza riconquistata la Toscana può ancora essere terra di Rinascimento per il futuro".
PSR: collaborazione fra Regione e Università sulla comunicazione – La Regione Toscana, nel contesto della Nuova Programmazione PSR 2014-2020 ha avviato una collaborazione scientifica con il Communication Strategies Lab (CSL), diretto dal professor Luca Toschi del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze, per l’introduzione della metodologia della "comunicazione generativa" nella programmazione dello sviluppo rurale della Toscana. Si tratta di un’iniziativa orientata all’attivazione di un processo di "comunicazione partecipata" con e per i soggetti e le organizzazioni interessate dal PSR 2014-2020. A questo proposito il Communication Strategies Lab (CSL), sulla scorta di un bagaglio di esperienze di comunicazione partecipativa sperimentata nell’ambito dell’impresa, della pubblica amministrazione, della formazione ha progettato un "ambiente di partecipazione" la cui parte online è stata avviata attraverso il sito web dedicato dalla Regione Toscana al nuovo PSR 2014-2020 (www.regione.toscana.it/psr-2014).
Il risultato è un "ambiente di ascolto e dialogo orientato al fare concreto", concepito secondo il modello della "comunicazione generativa", che ha come obiettivo quello di mettere a sistema tutte le conoscenze, le competenze e le abilità dei soggetti coinvolti nei processi sociali. "E’ sempre più urgente – dice Luca Toschi – consolidare una modalità comunicativa di diritto di parola e di dovere di risposta: utilizzando nuove e consolidate tecnologie comunicative in direzione di un dialogo fattivo, mosso dalla consapevolezza che alla crisi attuale si deve rispondere con una comunicazione che faciliti la conoscenza dei bisogni dei vari stakeholder e delle possibilità di aiuto e collaborazione per loro disponibili, in direzione di una cooperazione efficace ed operativa. Solo così si potranno valorizzare i diversi ruoli dei soggetti sociali coinvolti". Il messaggio è stato condiviso dalla Regione Toscana, che durante per il PSR 2014-2020 si servirà di questo ambiente di comunicazione a vantaggio di tutti i portatori di interesse, orientandolo all’interno, come strumento di comunicazione organizzativa del gruppo di lavoro dell’agricoltura, e all’esterno come strumento di conoscenza degli interlocutori della nuova programmazione: dall’Europa agli agricoltori, passando per le organizzazioni di categoria.
Sul nuovo sito web dedicato al nuovo PSR 14-20 il visitatore troverà informazioni, notizie, documenti e bandi, ma avrà anche la possibilità di dialogare con la Regione Toscana in prospettiva partecipativa e collaborativa.
Comunicazione generativa – "La comunicazione diventa "generativa" – spiega ancora Toschi – quando non si limita all’attivazione di dinamiche che vanno dall’alto verso il basso, ma lavora in direzione di un rafforzamento degli elementi di conoscenza di cui tutti i soggetti coinvolti sono portatori e la cui condivisione è la premessa indispensabile per un rilancio sociale ed economico dei territori. Proprio perché lavora sulla conoscenza condivisa, la comunicazione è una forza in grado di generare nuove risorse".
Il Communication Strategies Lab – CSL – (www.csl.unifi.it) è un’unità di ricerca del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze. Una comunità di docenti, ricercatori e studenti sperimenta da oltre vent’anni il modello generativo della comunicazione nel contesto di progetti di ricerca interdipartimentali dell’Ateneo, ma anche con le imprese e le istituzioni pubbliche e private, relativamente a settori economici e sociali estremamente variegati e strategici afferenti: dalla sanità alla sicurezza, dall’agricoltura alla grande distribuzione, dalla valorizzazione dei beni culturali alla formazione.