Agrinsieme "prende atto" della decisione di ieri del Governo (LEGGI) che, a seguito dell’impegno dei ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e dell’Economia Pier Carlo Padoan, ha rivisto i criteri per l’esenzione dall’Imu dei terreni montani, abrogando la classificazione su base altimetrica stabilita dal contestato decreto ministeriale di fine anno. “Siamo lieti che sia stata fatta maggiore chiarezza, resta il fatto però – rimarca Agrinsieme – che aziende agricole, che operano in una vasta area del Paese, continuano ad essere caricate di un onere fiscale che non si possono permettere. Inoltre, rileviamo che parte delle risorse per la copertura finanziaria del provvedimento vengono sottratte al ‘pacchetto agricol’”. “Riteniamo fortemente iniquo – prosegue Agrinsieme – gravare di ulteriori balzelli aziende in difficoltà che hanno tra l’altro il grande merito di operare per la difesa del paesaggio ed essere spesso anche l’unico bastione contro il dissesto idrogeologico del territorio. Per questo il Governo avrebbe dovuto compiere uno sforzo più coraggioso, esentando totalmente dagli oneri fiscali le aree ex svantaggiate almeno per il 2014". Infine, rileva il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, "i termini per la scadenza del pagamento per i terreni che non rientrano nei parametri dell’esenzione – fissati al prossimo 10 febbraio – sono estremamente stretti".
"Con la decisione di modificare i criteri per l’Imu sui terreni agricoli presa dal Consiglio dei ministri – dice il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Maria Carmela Lanzetta – , il governo ha trovato una soluzione equa che esenta totalmente dal pagamento 3546 Comuni e parzialmente 655. Si tratta della risposta positiva e strutturale ai problemi manifestati in queste settimane da molte amministrazioni locali, in particolare quelle montane e delle zone più svantaggiate". Lo dichiara il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Maria Carmela Lanzetta. “E’ un intervento decisivo che incide molto sullo sviluppo delle aree agricole montane” – afferma Giuseppe Castiglione, sottosegretario di Stato alle politiche agricole alimentari e forestali, commentando il decreto legge. "Un risultato che è frutto di un lavoro di squadra che crede nel ruolo assolto dall’agricoltura in aree penalizzate dal punto di vista pedo-morfologico in cui le attività agricole spesso stentano ad assolvere a quel ruolo strategico sia contro il dissesto idrogeologico sia contro l’esodo rurale. Ritengo – conclude il sottosegretario Castiglione – che il provvedimento di oggi rappresenti un dovuto atto di sinergia con le priorità agricole e territoriali che stiamo portando avanti al Mipaaf con la nuova programmazione per lo sviluppo rurale nell’ambito della PAC 2014-2020”. "Bene la decisione del Governo che, nel Consiglio dei Ministri straordinario convocato ad hoc, ha risolto l’incertezza di questi giorni sull’Imu agricola, varando un decreto legge che recupera criteri precedenti – sottolinea Susanna Cenni, parlamentare Pd alla camera e membro della commissione agricoltura – . Si pone fine a una situazione di incertezza che rischiava di gravare sulle spalle dell’agricoltura e dei Comuni. Sono stati importanti gli atti e la compattezza di questa giorni per dare la giusta attenzione al mondo agricolo. L’auspicio e’ che si possa lavorare in futuro per mettere sempre al primo posto il lavoro delle vere imprese agricole". Anche Donatella Albano, Pd al senato, ha espresso soddisfazione: "Il nuovo decreto prevede che – ha detto Albano -, a decorrere dal 2015, si applichi l’esenzione IMU ai terreni agricoli e a quelli non coltivati che si trovano nei Comuni classificati come totalmente montani, e ai terreni agricoli, e a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, di cui all’articolo 1 del decreto legislativo del 29 marzo 2004 n. 99, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat" spiega la Sen. Albano, "Per l’anno di imposta 2014 verranno applicati i medesimi criteri, ad eccezione dei terreni che erano esenti in virtù del decreto del 28 novembre 2014 e che invece risultano imponibili per effetto dell’applicazione dei nuovi criteri, per questi viene infatti confermata l’esenzione. Ringrazio ancora tutti i colleghi delle Commissioni agricoltura, in particolare la Sen. Bertuzzi, le associazioni di categoria e l’ANCI per aver lavorato tutti insieme per questo risultato che è sicuramente un passo avanti – ha concluso Albano – rispetto la contestata norma precedente" conclude la Senatrice ligure.