Che sia stata una vendemmia complicata, lo si era capito subito, con un’estate piovosa e fredda, ma il lavoro di selezione attento e ancora più specifico fatto dai produttori ha migliorato la qualità delle uve raccolte e la vendemmia 2014 si è meritata le 3 stelle. «La vendemmia 2014 ci ha riportato indietro di 30 anni, tra la fine degli anni ’70 i primi anni ’80, quando i grappoli si portavano in cantina a fine settembre e la vendemmia si protraeva fino all’ultima decade di ottobre – ha commentato il Presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci. Sulla qualità, è indubbio che l’elevata acidità delle uve e l’uniformità di maturazione, anche se lenta, ci porta una buona aria di ottimismo sulla bontà del vino imbottigliato».
Fiducia – L’ottimismo del Presidente del Consorzio è confermato anche dalle parole di Paolo Vagaggini, enologo di fama nazionale e uno dei massimi esperti mondiali di Sangiovese, che è intervenuto stamattina alla cerimonia di assegnazione delle stelle alla vendemmia, «non tutto è andato bene a livello meteorologico e l’ annata 2014 ha voluto vedere in viso i produttori di Brunello di Montalcino, per la loro capacità di volgere in positivo le avversità atmosferiche. La gran parte dei viticultori ha saputo reagire con prontezza e professionalità ed i risultati sono stati confortanti. La selezione rigorosa ed accurata dell’ uva sana è stata fondamentale; la vinificazione poi ha giocato un ruolo importantissimo con estrazioni dolci e delicate. I vini 2014 sono eleganti, non potenti, ma molto equilibrati, non adatti ad un lunghissimo invecchiamento, ma ad un consumo decisamente piacevole. Per la maggior parte dei produttori possiamo dire: sarà ancora un’ annata interessante».