Terra, sapienza e futuro: è questo in sintesi il messaggio lanciato oggi a Montalcino da Carlo Petrini, che ha firmato la piastrella celebrativa della vendemmia 2014. Petrini, fondatore di Slow Food e unico italiano ad essere stato inserito dal quotidiano inglese The Guardian tra le 50 persone che “potrebbero salvare il pianeta”, ha dichiarato: «La storia di Slow Food e della sua progenitrice, Arcigola, è legata profondamente al borgo di Montalcino. Tornarci è sempre bello, anche perché ogni volta ci si può stupire di come la crescita esponenziale della denominazione non abbia stravolto il paesaggio agricolo, che rimane tra i più belli e curati del nostro paese. Le fortune commerciali di questo rosso hanno contribuito al raggiungimento di un equilibrio e un’armonia che in altre campagne sono difficilmente riscontrabili. La vicinanza poi di moltissimi vignaioli a metodi di produzione agricoli sostenibili, biologici e biodinamici deve essere un motivo di orgoglio per tutti gli abitanti di Montalcino. La cosa straordinaria – prosegue Petrini – è che qui si continuano a preservare i boschi, le strade bianche, qualche pascolo e i seminativi. La qualità dei vini è in costante ascesa e il ripensamento avvenuto a metà degli anni Duemila ha giovato alla denominazione, i vini ne hanno guadagnato in territorialità e vicinanza al vitigno di origine, quel sangiovese grosso che dimostra di essere qui a Montalcino uno dei più nobili vitigni a livello mondiale».
Idea – Per quanto riguarda l’idea alla base del disegno della piastrella, Petrini ha spiegato che «il vino, poesia della terra e testimone di un’intera cultura, riunisce gli uomini, stempera i dissapori e riscalda l’atmosfera di una conviviale tavolata, lasciando il segno anche sulla tovaglia che ricorda l’allegria vissuta. Questa è l’idea alla base del disegno della mia piastrella. Un simbolo di convivialità, valore principe della civiltà contadina e perno della trasmissione delle conoscenze tra le generazioni». Stamattina sono stati anche assegnati i premi Leccio d’Oro 2015, conferiti dal Consorzio ai locali che hanno la Carta dei Vini con una gamma ampia e rappresentativa di vino Brunello e degli altri vini di Montalcino. Quest’anno il riconoscimento è andato al RISTORANTE A VOCE COLOMBUS di New York per la categoria ristoranti, alla trattoria DIVINO di Edimburgo per la categoria osterie e alle CANTINE ISOLA di Milano per quella enoteche.
Fin dalla sua apertura nel 2009, il Ristorante A Voce Columbus (http://www.avocerestaurant.com/columbus/), ha ricevuto il plauso della critica, tanto da ottenere nel 2011 una Stella Michelin. Il ristorante è guidato dalle sapienti mani dello chef Riccardo Bilotta, mentre la cantina, che dispone di più di 8.000 bottiglie con oltre 800 vini dall’Italia, è gestita dal wine director Oliver Flosse, che ha permesso al ristorante di ottenere il Grand Award di Wine Spectator. Non c’è ad Edimburgo un locale più “caldo” del Divino Enoteca (http://divinoedinburgh.com/), un luogo che sorprende per la cordialità del suo staff, l’autentica cucina italiana, un servizio eccellente e soprattutto la più ricca e assortita cantina della città, con oltre 300 vini in bottiglia che rappresentano il meglio dell’enologia delle diverse regioni d’Italia e non solo. L’origine dell’Enoteca Cantine Isole è molto antica e risale al 1896. La famiglia Sarais, che gestisce oggi il locale, arriva quasi un secolo dopo, nel 1991. Qui Luca, il proprietario, impara il mestiere, conoscendo produttori e prodotti, per arrivare al locale com’è oggi, dove al banco si può assaggiare una delle migliori mescite in assoluto.
La giuria che ha scelto i locali è composta, come di consueto, dal Presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci e dai componenti del Comitato di presidenza composto da Patrizio Cencioni, Bernardo Losappio e Francesco Ripaccioli, e dagli esperti Allan Bay, illustre giornalista nel settore enogastronomico e collaboratore del Corriere della Sera per cui cura la rubriche "Vivi Milano"; l’enogastronoma e scrittrice di libri sul cibo per il mercato USA Faith Willinger; il Presidente dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS) Antonello Maietta e il presidente del Gruppo del Gusto della Stampa Estera in Italia Alfredo Tesio.