“Quando diciamo Vinitaly, non diciamo solo Verona, ma rappresentiamo al massimo l’esperienza vitivinicola nazionale, legata a doppio filo alla grande occasione di Expo. Un percorso tracciato già un anno fa, quando abbiamo iniziato a immaginare la collaborazione in vista dell’Esposizione universale di Milano, in particolare per il Padiglione del vino italiano. Ecco perché Vinitaly sarà sicuramente l’occasione per fare il punto rispetto ai 12 mesi di lavoro che abbiamo alle spalle: dal decreto sui diritti d’impianto a ‘Campolibero’, con alcune scelte di semplificazione, come la diffida prima della sanzione e la dematerializzazione dei registri vitivinicoli che, nelle prossime giornate, taglierà burocrazia per oltre 25mila operatori. Il settore del vino, con 14 miliardi di euro di fatturato e oltre 5 miliardi di export, rappresenta al meglio la capacità italiana di uscire dalla crisi e rilanciare. Abbiamo iniziato ad avere un’agenda di impegni concreti che si traducono in realtà, rispondendo alle esigenze del settore e lavorando sulla promozione. Per sostenere ancora meglio le esportazioni, il Governo ha varato un piano sull’internazionalizzazione che, per la prima volta, pone l’agroalimentare al centro di un sistema integrato. Ė chiaro che, in questo contesto, il settore vitivinicolo ha un ruolo fondamentale. Vinitaly, allora, sarà anche un momento di incontro e di confronto per lanciare nuove sfide. Penso ad Expo, ma anche alle azioni di rilancio dell’export. Voglio sottolineare che, per quanto ci riguarda, l’obiettivo di quest’anno resta il testo unico per il vino. Sono convinto che un lavoro serio tra Governo e Parlamento possa portare davvero alla definizione di uno strumento in grado di aiutare tutto il sistema”. Così il Ministro delle politiche agricole con delega ad Expo, Maurizio Martina, alla presentazione della 49esima edizione del Vinitaly.
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