Il Presidente di Unima, Silvano Ramadori, ha incontrato la sen. Leana Pignedoli, Vice Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, insieme a Enama, Federunacoma e Unacma sulla questione della revisione delle macchine agricole e sulle abilitazioni alla conduzione dei trattori agricoli, il cosiddetto “patentino”. Nel corso dell’audizione, Ramadori ha sottolineato l’opportunità della proroga al 31 dicembre 2015 di entrambe le scadenze, aggiungendo che si tratta di un differimento puramente tecnico, privo di connotazioni “politiche”.
Differimento, ha osservato Ramadori, legato ai ritardi accumulati dalla pubblica amministrazione, nella definizione degli aspetti regolamentari e procedurali che riguardano i due provvedimenti. Sulla revisione, ha ricordato Ramadori, Enama è stato incaricato dai ministeri competenti (Agricoltura e Trasporti) di redigere la bozza di decreto attuativo ed un documento tecnico, condiviso fra le componenti sociali ed istituzionali di Enama, completati già nel marzo 2014. Rimangono ancora da definire i criteri quantitativi e qualitativi per l’effettuazione dei controlli, ma nel documento già presentato ai ministeri è stata definita anche la successione temporale delle scadenze per la revisione, a partire dalle macchine più datate e potenzialmente più pericolose per gli operatori. Considerato che il decreto è virtualmente pronto, ha concluso il Presidente di Unima, si attende solo la firma e la pubblicazione, rispettando così la scadenza del 30 giugno 2015.
Riguardo alla formazione per gli operatori, il differimento dei termini al 31 dicembre – rispetto all’originaria scadenza del 22 marzo – è giustificato dalla recente emanazione (23 dicembre 2014) delle disposizioni del Ministero del Lavoro sulle modalità di realizzazione della parte pratica dei moduli formativi, per i nuovi operatori e per quelli privi della formazione pregressa. Dette disposizioni, ha aggiunto Ramadori, prevedono l’allestimento di un campo prove con caratteristiche ben definite, che richiedono tempi ed oneri organizzativi non indifferenti. Riguardo alla formazione degli operatori, il Presidente di Unima si è rammaricato per il diverso trattamento previsto per i mezzi industriali, largamente impiegati anche in contesti agricoli, che non tiene in nessuna considerazione l’esperienza acquisita sul campo. È incomprensibile, ha concluso Ramadori, come un escavatorista con esperienza ultradecennale debba frequentare gli stessi corsi di un apprendista, e come la formazione pregressa sia stata ammessa solo per i trattori agricoli.