La battaglia continua al grido di #rivogliolamiabirra. Con l’ultimo aumento delle accise imposto a gennaio su una delle bevande più apprezzate dagli italiani, la pressione fiscale sulla birra è arrivata al 50%. Un’incidenza che non ha riscontro in nessun altro prodotto alimentare, e che avrà effetti negativi su occupazione e investimenti di tutta la filiera. Una filiera ormai in sofferenza, con produzione e consumi sostanzialmente invariati da 10 anni, non più in grado di assorbire ulteriori aumenti della pressione fiscale. Con una tassazione (tra Iva e accise) ai livelli più alti d’Europa, al grido di #rivogliolamiabirra, AssoBirra rilancia la battaglia per chiedere con determinazione a Governo e Parlamento di ridurre le accise su questa bevanda millenaria amata da oltre 30 milioni di italiani.
FiscAle: un modo ironico per raccontare una storia seria – #rivogliolamiabirra utilizza un registro ironico. Presenta un nuovo e irriverente prodotto, limited edition: l’esclusiva birra FiscAle, ottenuta con la massima “pressione fiscale”. Simbolo della battaglia intrapresa dal mondo della birra per ridurre una tassazione che danneggia tutta la filiera: i 30 milioni di italiani che amano la birra, le 600 aziende che la producono, le oltre 200.000 imprese che operano nell’indotto (bar, pub, ristoranti, aziende agricole), le 136.000 persone che lavorano grazie alla birra.
Accise sulla birra: che cosa ne pensano gli italiani? – Secondo una ricerca Doxa AssoBirra, le accise sull’alcol sono una tassa poco conosciuta (e molto odiata) dagli italiani. Essi ritengono che serva solo a fare cassa senza risolvere alcun problema, credono che anche il vino la paghi (ma non è così) e considerano comunque ingiusto discriminare la birra, unica bevanda da pasto sulla quale grava questa imposta. Soltanto il 27% degli italiani sa che le accise vengono applicate alle bevande alcoliche, ma quasi nessuno (5%) sa che la birra è fra queste. In altre parole, 9 italiani su 10, quando bevono una birra, ignorano di stare pagando le accise.
AssoBirra ha commissionato alla DOXA un’indagine per capire cosa pensano gli italiani di questa tassa.
La ricerca svolta su un campione di circa 2.000 persone, dai 18 anni in su, svela che le accise sull’alcol sono una tassa poco conosciuta (e molto odiata) dagli italiani.