Questa mattina nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, si è tenuta la pubblica cerimonia di inaugurazione del 262° Anno Accademico dei Georgofili. Dopo il saluto dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Firenze Alessia Bettini, per conto del Sindaco Nardella, l’Assessore Regionale all’Agricoltura Gianni Salvadori (che ha conseguito nell’occasione il diploma di accademico emerito) in rappresentanza anche del Presidente Enrico Rossi, ha puntualizzato la comunanza di vedute e di intenti in materia di agricoltura, tra la Regione Toscana e l’Accademia dei Georgofili.
Il presidente Giampiero Maracchi (LEGGI INTERVISTA) ha poi espresso alcune riflessioni sull’attualità e la modernità dell’Accademia in oltre due secoli e mezzo di storia. “Il nostro contributo di accademici oggi guarda lontano, con entusiasmo, come fecero i fondatori”, ha detto Maracchi. Il Presidente ha poi citato papa Benedetto XVI, il quale disse che l’agricoltura è il futuro del Pianeta. L’agricoltura è cibo ma anche energia, chimica verde, tutela del paesaggio e del territorio. Essa è anche un valore etico e morale: la parsimonia e l’attenzione allo spreco sono cura dell’ambiente, rispetto della natura e innovazione.
Dopodiché il Prof. Franco Scaramuzzi, ha svolto una prolusione sul tema: “Un grande errore: demolire l’agricoltura”. Mediante un excursus storico dal secondo dopoguerra ad oggi, Scaramuzzi ha messo in luce, punto dopo punto, l’attuale crisi del settore primario, facendo un appello a tutti gli imprenditori agricoli affinché mantengano la compattezza e la fiducia nelle proprie potenzialità nonostante da anni vedano frustrata la propria libertà di scelta imprenditoriale e abbattuto il proprio reddito. Il prof. Scaramuzzi si è tuttavia definito fiducioso ed ottimista nel futuro dell’agricoltura, che sarà guidato necessariamente da un inarrestabile e globale progresso scientifico. Dopo un applauso corale della sala gremita, il Presidente Maracchi ha ufficialmente conferito al prof. Scaramuzzi il titolo di Presidente Onorario “per l’entusiasmo, la competenza e la lungimiranza dimostrata nei 28 anni di presidenza dell’Accademia dei Georgofili”. Al termine della cerimonia sono stati consegnati agli accademici onorari e ordinari i rispettivi diplomi, e ai vincitori il Premio “Antico Fattore” e il Premio “Prosperitati Publicae Augendae”.
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