Ancora una volta tramite il rapporto Fao, World Food Programme e Fondo internazionale per lo sviluppo dell’agricoltura – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – si è posta in rilievo la necessità di investire sul primario per dare cibo a quelle 800milioni di persone che ne soffrono l’assenza. Ma ora sta ovviamente alle istituzioni nazionali ed internazionali cercare di trasformare in atti concreti queste urgenze.
Come Confeuro – prosegue Tiso – abbiamo sempre sottolineato l’esigenza di concepire l’agricoltura, non unicamente come un aggregato economico, ma anche e soprattutto come uno strumento multifunzionale in grado di rispondere a diversi bisogni di prima necessità; ed è per queste ragioni che proviamo frustrazione nel vedere come il settore risulti abbandonato proprio da chi dovrebbe guidarlo o tutearlo.
L’elemento che più di tutti genera incomprensibilità e fastidio – conclude Tiso – è quello del vedere che, nonostante i principali attori decisionali siano tutti retoricamente d’accordo, non viene fatto nulla per invertire questa tendenza di abbandono verso il primario. Questo poi non accade solo nei Paesi in cui l’agricoltura rimane un aggregato marginale rispetto all’economia nazionale, ma anche in altri come il nostro, cioè proprio dove andrebbe trattata con i guanti perché primo elemento di fierezza dell’italianità.