Laguna Orbetello, Sani promuove risoluzione: ‘Risorse per emergenza’

 Luca Sani e Luigi Dallai hanno promosso una risoluzione in VIII e XIII Commissione della Camera per impegnare il Governo a presidiare il disastro ambientale e produttivo che ha investito la laguna di Orbetello (LEGGI ARTICOLO). «L’obiettivo della risoluzione – spiega Luca Sani – è multiplo. Intanto è quello di impegnare lo Stato, tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in qualità di ente titolare della proprietà demaniale marittima, ad aderire all’accordo di programma per la gestione della laguna di Orbetello, oppure a valutare altre forme di gestione della laguna che prevedano comunque il coinvolgimento diretto dello Stato.

Poi per ottenere lo stanziamento annuale di adeguate risorse economiche per assicurare, di concerto con gli altri enti territoriali preposti, la corretta gestione del complesso e delicato ecosistema ambientale della laguna di Orbetello al fine di prevenire e contrastare, anche attraverso la realizzazione di adeguati interventi infrastrutturali ad oggi mancanti, i disastri ecologici che ciclicamente stanno interessando la fauna ittica presente nella laguna di Orbetello.

Infine, ma non ultimo per importanza, per accelerare i tempi di emanazione del decreto per la dichiarazione dello stato di calamità o di avversità meteomarina e conseguentemente a prevedere stanziamenti economici, agevolazioni ed interventi contributivi e creditizi per le attività della filiera ittica ed ammortizzatori sociali per i lavoratori coinvolti che ricadono nel territorio della laguna di Orbetello, al fine di sostenerne la continuità produttiva ed occupazionale, anche attraverso un apposito finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell’acquacoltura, istituito dall’articolo 14 del Decreto legislativo 26 maggio 2004, numero 154».

RISOLUZIONE
La VIII Commissione e la XIII Commissione
premesso che:-
la laguna di Orbetello, situata in provincia di Grosseto, è una zona dal rilevante valore ambientale e naturalistico e rappresenta un volano irrinunciabile per l’economia e l’occupazione territoriale;
una parte della laguna di Ponente è protetta nell’Oasi del WWF della Riserva naturale Laguna di Orbetello di Ponente e del bosco di Patanella. Sull’area insiste anche la Riserva naturale Laguna di Orbetello, in gestione alla Provincia di Grosseto e la zona di protezione speciale (Zps) “Laguna di Orbetello”. La laguna è inoltre una zona umida di importanza internazionale secondo la “Convenzione di Ramsar”: nelle sue acque nidificano o transitano di passaggio molte specie protete di volatili;
le acque della laguna sono ricche di pesce di alta qualità come spigole, orate, muggini e anguille. Il pesce pescato viene lavorato in alcuni stabilimenti di trasformazione locali o venduto in molti mercati d’Italia e anche all’estero. Pregiata è la produzione della bottarga di muggine e la preparazione delle anguille;
la particolare conformazione della laguna (che presenta uno specchio d’acqua di oltre 2500 ettari ed una profondità media di meno di un metro) ne fa un sistema ambientale molto delicato e vulnerabile, che necessita di una serie continuativa di interventi manutentivi e gestionali tali da conservare e migliorare progressivamente l’attuale stato di equilibrio ambientale. A causa dello scarso apporto di acqua dal mare e dell’immissione di scarichi ricchi di nitrati e di sali di potassio, provenienti dalle colture agricole, che hanno determinato il proliferare delle alghe, ed il conseguente impoverimento di ossigeno, la laguna di Orbetello è quindi un ambiente ad alto rischio;
proprio a seguito di una grave crisi ambientale che ha causato una ingente moria di pesci nel corso degli anni ’90, che ha avuto il suo periodo più acuto nella primavera del 1993, la laguna di Orbetello è stata dichiarata “area ad elevato rischio di crisi ambientale”;
successivamente, il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha chiesto al “Ministro per il coordinamento della protezione civile”, l’adozione di un’ordinanza che consentisse l’attuazione di interventi urgenti ed in conseguenza di ciò è stata emanata la prima ordinanza per la nomina del Commissario delegato al risanamento della laguna;
da anni sono state intraprese azioni e procedure gestionali finalizzate al risanamento della laguna, tra le quali l’incremento dello scambio tra mare e laguna, grazie alla messa in esercizio di idrovore nel periodo primaverile – estivo.

con una serie di ordinanze e di decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri la gestione commissariale si è protratta fino al 2014;
è emersa in questi anni l’assoluta necessità, da parte delle istituzioni coinvolte, di procedere gradualmente dalla fase commissariale a quella ordinaria affidando gestione e competenze della laguna agli enti locali dotando, al contempo, le amministrazioni territoriali di opportuni finanziamenti statali capaci di strutturare una adeguata programmazione al fine di prevenire emergenze ambientali e salvaguardare le ricchezze naturali della zona;
in questa direzione è stata inoltre presentata alla Camera dei Deputati (sia nella XVIesima che nella XVIIesima Legislatura) una apposita proposta di legge denominata: “Istituzione del Consorzio per la gestione e la salvaguardia della laguna di Orbetello”;
nel mese di febbraio 2014 Regione Toscana, Provincia di Grosseto e Comune di Orbetello hanno firmato un accordo di programma per la gestione della laguna e del suo ecosistema: una gestione unitaria, fino al 2016, che assicuri la raccolta delle alghe che si accumulano in superficie, il loro trattamento e collocazione finale, ma anche la manutenzione dei canali necessari a migliorare la circolazione delle acque in laguna ed interventi per la conservazione di fondali e sponde. Una regia unica degli enti locali competenti in regime ordinario, necessaria al termine della lunga gestione commissariale e della fase transitoria assicurata dalla Regione Toscana fino alla fine del 2014;
tale accordo prevede che la Regione Toscana provvederà a bandire la gara per affidare il servizio di gestione della laguna fino al 2017. Nel frattempo, nel 2015, la gestione provvisoria concordata è stata affidata al Comune di Orbetello;
va specificato che l’accordo sopracitato non è stato però firmato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, nonostante la laguna faccia parte del Demanio Marittimo e lo stesso dicastero ne sia proprietario.
a seguito del rifiuto ad assumersi le relative responsabilità la Regione è ricorsa al Tar del Lazio, chiedendo che il Ministero paghi quanto dovuto e cioè il costo della gestione e del recupero e smaltimento delle alghe,
nonostante le istituzioni locali abbiano messo a disposizione anche un serie di mezzi, natanti, pompe e strumenti vari da utilizzare per la gestione della laguna e lo stanziamento complessivo della Regione Toscana di 7 milioni di euro per tre anni è palese che le risorse economiche degli agli enti locali competenti (Comune di Orbetello e Provincia di Grosseto) non siano assolutamente sufficienti a far fronte a situazioni emergenziali che interessano ciclicamente la laguna di Orbetello;
nella seconda metà del mese di luglio del 2015, anche a causa delle ondate anomale di calore che hanno interessato gran parte d’Italia, la laguna di Orbetello è stata oggetto di una vera e propria catastrofe ecologica che sta tenendo impegnati anche la Protezione Civile e la Guardia Forestale dello Stato;
è stata rilevata, in pochi giorni, la morte di oltre 200 tonnellate di pesci: si tratta di un bilancio ancora provvisorio ma che annovera tale disastro come il peggiore degli ultimi 70 anni;
l’intera zona, dal 20 luglio scorso, è oggetto di un monitoraggio continuato e straordinario da parte dell’Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana);
le analisi hanno rilevato che il fenomeno di moria è da attribuire unicamente ad un evento anossico (mancanza di ossigeno nell’acqua), mentre è da escludere qualsiasi evento distrofico (processo solfato – riducente con sviluppo di componenti tossiche, quali idrogeno solforato) evento, quest’ultimo, che è stato quasi sempre la diretta causa della morte della fauna ittica che si è verificata ciclicamente negli ultimi decenni;.

la Regione Toscana, di concerto con il Comune Orbetello e la Provincia di Grosseto, ha annunciato che richiederà per la laguna lo stato di calamità naturale;
le prime stime, secondo il presidente della “Orbetello Pesca Lagunare” Pierluigi Piro, parlano di una perdita economica per l’indotto territoriale di “circa 20 milioni di euro” e di “oltre 100 addetti” che potrebbero rischiare il posto di lavoro;
a fronte di tale emergenza il sindaco di Orbetello Monica Paffetti ha dichiarato di aver “predisposto una ordinanza urgente per effettuare interventi in stato di emergenza” e di aver “chiesto al prefetto la convocazione di un tavolo per poterci confrontare e valutare le possibili soluzioni, dato che la problematica è d tipo ‘sovra comunale’ e riveste le caratteristiche di urgenza”;
l’assessore regionale all’Ambiente della Toscana Federica Fratoni ha parlato di “un evento straordinario che ci ha colto impreparati; faremo di tutto per ottenere risorse per tutelare una grande realtà economica fiore all’occhiello della zona e della Regione. La Regione interesserà del problema anche il Governo centrale perché quest’ultima non può garantire delle risorse e la dimensione del fenomeno è talmente vasta che le risorse dovranno essere chieste al Governo”;
è inoltre emerso da organi di informazione che non sarebbero stati effettuati negli anni passati a guida della gestione commissariale gli interventi strutturali del bacino, ed in particolare quei canali interni che avrebbero consentito un naturale ricambio delle acque nella laguna;
appare quindi evidente, aldilà delle singole responsabilità, che il modello di governance attuale della Laguna di Orbetello, pur affidando le competenze della laguna agli enti territoriali, manca però di adeguate risorse economiche e tecniche capaci di assicurare una corretta gestione di un ecosistema così complesso e fragile e che interessa un vasto e diversificato tessuto ambientale, occupazionale ed economico.
Impegna il Governo:
ad aderire, tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze in qualità di ente titolare della proprietà demaniale marittima, all’accordo di programma citato in premessa per la gestione della laguna di Orbetello o a valutare altre forme di gestione della laguna che prevedano comunque il coinvolgimento diretto dello Stato;
a stanziare annualmente adeguate risorse economiche per assicurare, di concerto con gli altri enti territoriali preposti, la corretta gestione del complesso e delicato ecosistema ambientale della laguna di Orbetello al fine di prevenire e contrastare, anche attraverso la realizzazione di adeguati interventi infrastrutturali ad oggi mancanti, i disastri ecologici che ciclicamente stanno interessando la fauna ittica presente nella laguna di Orbetello;
ad assumere iniziative volte ad accelerare i tempi di emanazione del decreto per la dichiarazione dello stato di calamità o di avversità meteomarina e conseguentemente a prevedere stanziamenti economici, agevolazioni ed interventi contributivi e creditizi per le attività della filiera ittica ed ammortizzatori sociali per i lavoratori coinvolti che ricadono nel territorio della laguna di Orbetello, al fine di sostenerne la continuità produttiva ed occupazionale, anche attraverso un apposito finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell’acquacoltura, istituito dall’articolo 14 del Decreto legislativo 26 maggio 2004, numero 154.
Sani, Dallai, Realacci, Oliverio, Borghi, Venittelli, Capozzolo, Braga, Mariani, Manciulli, Cenni, Mazzoli, Terrosi, Prina

Informazione pubblicitaria