Agricoltura senese di nuovo in ginocchio a causa delle improvvise grandinate dei giorni e settimane scorse. La conta dei danni della Cia Siena è in alcune zone, drammatica. I danni più gravi in Valdichiana, nei comuni di Montepulciano e Torrita di Siena, dove sono state colpite dalla violenta ed improvvisa grandinata ben 700 aziende agricole. E nei giorni scorsi una precipitazione simile ha colpito anche molte aziende della zona del Chianti. Ad aggravare la situazione di molte aziende danneggiate (circa il 60%) il fatto che non fossero assicurate contro le calamità naturali.
Intanto i comuni delle aree interessate hanno avanzato alla Regione la richiesta dello stato di calamità: «Auspichiamo che la calamità venga riconosciuta quanto prima e che possa interessare tutte le aziende danneggiate. In un’estate caratterizzata dal caldo torrido – commenta Luca Marcucci, presidente Cia Toscana – abbiamo dovuto fare i conti con eccezionali precipitazioni, grandinate violente che hanno colpito aree circoscritte nelle quali hanno fatto danni ingenti a strutture e a produzioni. Purtroppo una percentuale importante delle aziende colpite non era coperta da assicurazione. Perché? Intanto perché la crisi economica ha toccato in modo consistente anche l’agricoltura, mentre il costo dell’assicurazione va anticipato e c’è chi non ce l’ha fatta. Inoltre per alcuni c’è ancora poca abitudine ad assicurarsi sul danno da calamità, anche se stanno crescendo coloro che vanno in questa direzione, dopo i ripetuti eventi calamitosi degli ultimi anni».
E fra le altre criticità per l’agricoltura in questa estate la necessità di un atto regionale che preveda l’assegnazione straordinaria di gasolio agricolo, a causa del caldo torrido delle ultime settimane. Il clima – precisa la Cia senese – ha provocato una siccità che ha costretto gli agricoltori ad impiegare un maggior quantitativo di carburante per il funzionamento degli impianti di irrigazione, per portare a maturazione le produzioni agricole e salvaguardare i raccolti dell’annata in corso. Situazione drammatica nel settore ortofrutticolo e negli allevamenti zootecnici. Si rende necessario intervenire anche con l’irrigazione ‘di soccorso’ – precisa la Cia Toscana – anche per produzioni come la vite e l’olivo.