Come ha evidenziato il presidente della Commissione di studi sui crimini agroalimentari, Giancarlo Caselli, alla trasmissione Voci del Mattino – dichiara in una nota il presidente nazionale della Confeuro, Rocco Tiso – all’interno della filiera agroalimentare si annidano diversi elementi criminali; ed è per questo che occorre intervenire con forza per garantire il costante presidio della legalità. E’ bene ricordare – continua Tiso – che in Italia il Business delle agromafie si aggira intorno ai 14 miliardi e coinvolge praticamente tutti i passaggi che vanno dalla produzione alla commercializzazione di un prodotto.
Le misure da adottare – conclude Tiso – sono diverse, e tra queste vi sono anche quelle indicate dal presidente Caselli sulla tracciabilità e sull’etichettatura. Ma perché in Italia sia possibile sconfiggere veramente la criminalità c’è bisogno anche di una considerazione diversa del mondo agricolo da parte di tutti coloro che hanno potere decisionale. Non è infatti accettabile che un settore come quello agricolo, che di fatto ha reso il nostro un Paese civile e moderno, venga trattato come una reliquia del passato.