I sequestri di farina pane e pasta adulterati o contraffatti hanno raggiunto il valore record di 65,6 milioni di euro nel 2014. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dell’attività svolta dai carabinieri dei Nas in riferimento all’operazione Autunno 2015 dei carabinieri dei Nas e delle stazioni dell’Arma che hanno eseguito, in ambito nazionale, ispezioni presso panifici e laboratori di panificazione per verificare il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie per la preparazione, somministrazione e vendita del pane e prodotti affini. Con la crisi – sottolinea la Coldiretti – aumentano i rischi di frodi che riguardano anche i prodotti piu’ comuni della tavola con il pane che alimenta un fiorente business molto pericoloso per la salute. ll consiglio della Coldiretti è quello di rivolgersi a rivenditori autorizzati, meglio ancora se in grado di garantire l’origine della farina. L’Italia si colloca tra i maggiori consumatori di pane nel mondo anche se gli acquisti si sono ridotti in misura rilevante nel corso degli ultimi decenni. Il consumo di pane degli italiani – rileva Coldiretti – è sceso nel 2014 al record negativo di circa 90 grammi, pari a meno di due fettine di pane al giorno (o due rosette piccole) a persona. Nel 1861, anno dell’Unità d’Italia, si mangiavano ben 1,1 chili di pane a persona al giorno. Da allora si è verificato un profondo cambiamento degli equilibri nutrizionali della dieta con un progressivo contenimento dei consumi di pane che nei tempi recenti sono scesi – sottolinea la Coldiretti – nel 1980 intorno agli 230 grammi a testa al giorno, nel 1990 a 197 grammi, nel 2000 a 180 grammi, nel 2010 a 120 grammi e nel 2012 a 106 grammi per arrivare a meno di 100 grammi già nel 2013. Numeri ben differenti – conclude la Coldiretti – da quelli dei Paesi che guidano la top ten mondiale dei consumi di pane, che vede al primo posto la Turchia, con 105 chili di pane pro capite consumato, il triplo degli italiani, seguita dal Cile, con 96 chili a testa. Al terzo posto gli argentini (76 chili pro capite annui), seguiti a pari merito da svizzeri, polacchi e greci, tutti con 70 kg annui. Poco sotto gli irlandesi (68 chili) che precedono ungheresi e olandesi, appaiati a quota 60 chili. Chiudono la classifica i tedeschi, con 55 chili di pane pro capite.
Informazione pubblicitaria