La crescita dello 0,3% dei prezzi del carrello della spesa nel mese di Ottobre (+1,5% su base annua) – dichiara in una nota Confeuro – non deve trarre in inganno. Di questi maggiori importi, infatti, solo in una piccola parte ne godono i produttori agricoli, mentre per buona parte derivano da quei passaggi inutili di cui la filiera è purtroppo piena. Ancora oggi – aggiunge il presidente Rocco Tiso –, nonostante i proclami, non si è fatto nulla per intervenire in maniera sostanziale per favorire la modernizzazione della filiera. E questo non fa che dimostrare ancora una volta la differenza esistente tra le parole e le azioni dei poteri decisionali. Non è un mistero infatti – conclude Tiso – che all’interno della catena dell’agroalimentare si annidino sprechi e malaffare. E a pagarne il prezzo più alto, come sempre, rimangono i produttori agricoli.
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