Gli allevatori di Confagricoltura Lombardia stanno manifestando davanti ai cancelli dello stabilimento del gruppo Lactalis a Corteolona (Pavia), verificando il latte che giunge presso lo stabilimento, rallentando in alcuni casi il flusso dei veicoli ma non impedendo il loro accesso. Lo sottolinea una nota di Confagricoltura, che stigmatizza la decisione dell’azienda industriale di non ritirare il latte di molti produttori conferenti sostenendo che le proteste in atto stiano bloccando gli impianti. “Per questo – ha detto il presidente nazionale Mario Guidi – abbiamo chiesto la solidarietà delle cooperative per ritirare il latte direttamente dalle stalle degli allevatori che non possono conferirlo. Tra l’altro continuano ad arrivare autocisterne con molto latte non italiano che viene regolarmente ritirato dall’industria”.
Presidio permanente – Confagricoltura ha attivato a Corteolona un presidio permanente, che proseguirà anche nei prossimi giorni, per denunciare la situazione drammatica in cui versano le aziende zootecniche. Sostegno è venuto dal ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina e dall’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, intervenuti questa mattina presso il presidio di Confagricoltura.
“Gli allevatori – ha detto ai manifestanti Mario Guidi – hanno il sacrosanto diritto a un prezzo remunerativo del latte che conferiscono. In un anno le quotazioni sono diminuite del 15%, in una situazione che la grande industria e la grande distribuzione organizzata hanno voluto lasciare senza regole. Le quotazioni basse finiscono per trascinare in giù anche quelle delle nostre cooperative che pure tentano di resistere con prezzi ai produttori più alti”.
“Apprezzo – ha concluso il presidente di Confagricoltura – che il ministro Martina e l’assessore della Lombardia Fava siano al fianco dei produttori. Apprezzo che tutto il mondo agricolo stia manifestando coeso. Tutto questo è un grande segnale: non ci sono alibi sulle responsabilità di chi lede un comparto fondamentale come quello della zootecnia da latte italiana”.
Giovani agricoltori – Dal canto suo il presidente dei Giovani Agricoltori di Confagricoltura Raffaele Maiorano ha ricordato come siano in piazza molti allevatori under 35. “Il mondo allevatoriale – ha osservato Maiorano – sta subendo i contraccolpi della notevole crisi di mercato e strutturale, con conseguenze particolarmente negative anche per le aziende di noi giovani. Ed è difficile ipotizzare il ricambio generazionale se le aziende non generano i giusti profitti. Occorre un impegno coeso, e non una contrapposizione, per valorizzare il nostro latte ed i prodotti di qualità che con esso vengono realizzati”.