“L’accordo sul prezzo del latte, a queste condizioni, è impossibile. Le proposte degli industriali sono lontane dalle nostre richieste”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, che è intervenuto oggi al ‘Tavolo latte’, svoltosi a Roma presso il ministero delle Politiche agricole, per definire il nuovo prezzo all’origine in Lombardia. “E’ importante – ha spiegato Guidi – che Lactalis abbia deciso di abbandonare il riferimento alle quotazioni della Germania, che non sono pertinenti con quelle della realtà italiana, pur in vigenza contrattuale. Tuttavia la proposta di aumento di prezzo non è ancora soddisfacente. La questione, però, non riguarda solo Lactalis, ma tutto il comparto industriale, rappresentato da Assolatte, che è rimasto fermo su condizioni di prezzo non remunerative”. “A questo punto – ha concluso il presidente di Confagricoltura – nell’attesa di capire anche l’atteggiamento della grande distribuzione (che non siede a questo tavolo ma che ha un peso importante per l’equilibrio della filiera), riprenderemo lo stato di agitazione con presidi all’impianto di Corteolona (Pavia) di Lactalis ed anche ad altre realtà industriali – non bloccando le attività degli impianti – perché tutto il mondo della trasformazione deve assumersi le proprie responsabilità”.
Il ministro Martina: "Industria poteva dare segnale più forte e concreto" – Ci aspettavamo un accordo tra le parti oggi al tavolo del settore latte ma ciò non è accaduto. Si sono misurati segnali che potevano portare a una intesa con uno sforzo di trattativa ulteriore che tuttavia non c’è stato. L’industria in particolare, per la forza e la responsabilità che esercita, poteva e doveva dare un segnale più forte e concreto. Noi andremo avanti con determinazione a sostegno innanzitutto dei nostri allevatori che devono poter vedere remunerato equamente il lavoro che fanno. Rispetto al passato questo governo ha messo in campo iniziative senza precedenti a difesa del settore e non intendiamo certo fermarci qui