Approvato in via definitiva dalla Camera dei Deputati il provvedimento sulla tutela della biodiversità. "L’approvazione all’unanimità della legge – ha dichiarato il Ministro Martina – conferma l’importanza cruciale dell’agricoltura per un Paese come il nostro, che vanta un patrimonio unico per biodiversità che dobbiamo salvaguardare e promuovere in tutta la sua specificità. La norma sottolinea il ruolo primario e insostituibile dei nostri agricoltori nel presidiare e conservare il territorio. Una funzione che trova nella bellezza dei nostri paesaggi, plasmati negli anni dall’attività agricola, una testimonianza concreta e immediata con ricadute positive anche sul turismo. Quello di oggi è un altro traguardo importante raggiunto nell’anno di Expo”.
“Con questa legge dotiamo il settore di strumenti efficaci e concreti – ha commentato il Vice Ministro Andrea Olivero – non solo per la tutela della biodiversità, ma per la valorizzazione della ricchezza agricola dell’Italia, riconoscendo all’agricoltore il ruolo di ‘Custode’ di questo inestimabile patrimonio”.
COSA PREVEDE LA LEGGE SULLA BIODIVERSITA’
– Istituzione di un Sistema nazionale della biodiversità agraria e alimentare che prevede 4 strumenti operativi:
1. Anagrafe della biodiversità, dove saranno indicate le risorse genetiche a rischio di estinzione;
2. Comitato permanente, che garantirà il coordinamento delle azioni tra i diversi livelli di governo;
3. Rete nazionale, che si occuperà di preservare le risorse genetiche locali;
4. Portale nazionale, composto da un sistema di banche dati contenenti le risorse genetiche presenti su tutto il territorio italiano.
– Avvio di un Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo;
– Istituzione di un Fondo di tutela per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori;
– All’interno del piano triennale di attività del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – CREA interventi per la ricerca sulla biodiversità agraria e alimentare, sulle tecniche necessarie per favorirla, tutelarla e svilupparla.
Il commento di Susanna Cenni (PD) prima firmataria del ddl ‘Disposizioni per la tutela e valorizzazione della biodiversita’ agraria e alimentare: Biodiversità, o si tutela o si perde" – "Approvando questa legge – ha detto Susanna Cenni – noi facciamo la nostra parte, la facciamo costruendo un sistema di tutela e valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare, sostenendo il lavoro degli agricoltori, la ricerca, suggerendo strumenti per costruire sistemi economici locali partecipati dalle comunità, dalla ricerca, dai saperi, dalla scuola. una risposta alla Carta di Milano che ci chiede di salvaguardare il futuro del pianeta e dove la biodiversità è un obiettivo che l’attraversa tutta. E’ una legge – ha spiegato Cenni – che guarda all’oggi ma con uno sguardo attento al futuro, che tutela e valorizza la biodiversità agraria e alimentare per fermarne la progressiva perdita e per investire sulle varietà e razze locali e sul patrimonio di conoscenze".
VIDEO Dichiarazione di voto finale di Susanna Cenni su tutela biodiversità
Agronomi (CONAF), tutela biodiversità comporta obbligo morale verso generazioni future – «L’approvazione della legge sulla biodiversità rappresenta il passo fondamentale e conseguente dopo Expo 2015 per la costruzione un sistema di valorizzazione della biodiversita’ agraria e alimentare stessa. La tutela della biodiversità, infatti, comporta l’obbligo morale nei confronti delle generazioni future di garantire nelle attività di pianificazione e progettazione l’equilibrio tra biodiversità e miglioramento genetico, incentivando pratiche agricole che contribuiscano a formare ecosistemi agricoli in equilibrio, salvaguardando le interazioni che esistono fra agricoltura e biodiversità e migliorando l’efficienza delle produzioni». A sottolinearlo Andrea Sisti, presidente del Consiglio dell’Ordine nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, della World Association of Agronomists e coordinatore del tavolo su biodiversità ad Expo dopo Expo.
«La legge – aggiunge Sisti – ci consegna un sistema in cui produttori, professionisti, ricercatori saranno chiamati a dare un contributo concreto alla realizzazione di sistemi economici locali partecipati. Un impegno che vede gli agronomi italiani e mondiali in prima fila con l’assunzione, proprio in occasione di Expo Milano 2015, della Carta Universale dell’Agronomo, recepita dalla Carta di Milano, in cui il professionista agronomo, nello svolgimento della sua attività, si è impegnato ad assicurare la custodia della biodiversità, a sviluppare e tramandare la diversità genetica per il cibo e per l’agricoltura e garantire per le generazioni future la variabilità fra tutti gli organismi viventi, inclusi, ovviamente, quelli del sottosuolo, dell’aria, gli ecosistemi acquatici, terrestri e marini ed i complessi ecologici dei quali fanno parte».