Anche il mondo agricolo vuole essere aiutato proprio come gli istituti di credito che, tra parentele e conflitti di interesse, sono stati soccorsi dall’esecutivo. Infatti – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – proprio non si capisce perché il primario, che per un Paese è decisamente più importante di quanto non possano essere delle banche, non sia considerato meritevole di tanta considerazione.
Quel che come Confeuro vorremmo dire al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è che non può nemmeno immaginare quante cose si potrebbero fare per il comparto agroalimentare con 3,6 miliardi di euro. Si potrebbe finalmente ammodernare il settore, sburocratizzarlo, migliorare il funzionamento della sua filiera e garantire un reddito dignitoso per i produttori agricoli. E la cosa più bella – conclude Tiso – è che tutto questo avverrebbe senza dover azzerare 2 miliardi di euro di risparmi di onesti cittadini.