E’ stato firmato al Palazzo dell’Agricoltura il decreto di adozione del nuovo Piano di gestione per la pesca del rossetto (Aphia minuta) con la sciabica e la circuizione senza chiusura in Toscana e Liguria (zona GSA 9), in deroga alle misure tecniche previste dal Regolamento (CE) n. 1967/2006, ‘Regolamento Mediterraneo’. Il nuovo piano consentirà la pesca del rossetto in queste aree fino al 2018.
Il Decreto è stato adottato a seguito dell’approvazione del piano di gestione da parte della Commissione europea.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto a Bruxelles a favore dei pescatori di Toscana e Liguria. – ha sottolineato il Sottosegretario con delega alla pesca Giuseppe Castiglione – L’adozione immediata del decreto ministeriale, a seguito dell’approvazione da parte degli uffici di Bruxelles del piano di gestione, è un grande atto di responsabilità del Governo nei confronti dei pescatori che hanno tanto atteso il nulla osta della Commissione europea. La pesca del rossetto in Toscana e Liguria dà lavoro a circa 130 imprese che impiegano 800 persone e il Governo ha ben presente che ogni giorno di attesa per l’approvazione del piano di gestione ha comportato, in considerazione dell’avvio del periodo di pesca, gravi difficoltà ai pescatori. Per questo abbiamo cercato di accelerare il più possibile i tempi della burocrazia europea, che richiedeva maggiori informazioni di carattere scientifico in merito alla conservazione della risorsa. Grazie a un attento lavoro di coordinamento, ora possiamo autorizzare in tempi brevissimi le imbarcazioni che presenteranno la domanda”.
Il rossetto è un piccolo pesce osseo caratterizzato da una taglia massima di 6 cm. In Italia rappresenta un’importante risorsa della pesca artigianale e la sua cattura, nei mesi invernali, è una consuetudine della flotta artigianale. La pesca del rossetto è svolta tradizionalmente sotto costa mediante l’uso di sciabiche e reti da circuizione senza chiusura.
Il Regolamento Mediterraneo consente deroghe, se giustificate da vincoli geografici specifici, alle attività di pesca che non abbiano un impatto significativo sull’ambiente marino, interessino un numero limitato di imbarcazioni, non possano essere esercitate con altri attrezzi e rientrino in un piano di gestione. La pesca del rossetto è stata quindi autorizzata nella GSA 9 (Liguria, Toscana) per il triennio 2011-2014, in deroga al Regolamento comunitario 1967/2006, nell’ambito di un piano di gestione approvato dalla Comunità europea e scaduto nel 2014.
Il Mipaaf ha proceduto a ripresentare un nuovo piano di gestione nazionale 2015-2018 in deroga ai valori minimi stabiliti dal Regolamento Mediterraneo relativi alla distanza dalla costa e profondità per le sciabiche da natante per la pesca del rossetto nelle acque territoriali del GSA 9, piano che è stato approvato solo in questi giorni dagli uffici di Bruxelles.