La conferenza nazionale che si terrà domani presso l’Holiday Inn di Roma – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – sarà una grande occasione di partecipazione e di democrazia.
Da diversi anni – continua Tiso – nel settore agroalimentare si è generata una pericolosa e grave tendenza: quella di voler cancellare ogni soggettività non allineata ai poteri forti o ai “sindacati tradizionali”. E’ infatti per queste ragioni che si assiste ad un boicottaggio continuo di tutte quelle strutture di rappresentanza non allineate e per questo escluse da ogni processo decisionale. In questo modo però – prosegue Tiso – non solo si stanno riducendo al silenzio centinaia di migliaia di agricoltori, ma si sta anche venendo meno ad uno dei pilastri della nostra società: per l’appunto la democrazia.
Quel che ci piacerebbe – continua Tiso – è sapere cosa ne pensa di tutto questo il ministro Maurizio Martina. Crede o non crede che l’assenza di dibattito sia una delle concause della situazione del primario italiano? Naturalmente però se non si fa parte della “famiglia” delle sigle di rappresentanza “tradizionali” non si può interloquire in alcun modo con il vertice più alto del ministero per l’Agroalimentare e quindi le risposte bisogna darsele da sé. Con la nostra conferenza nazionale – conclude Tiso – vogliamo lanciare un segnale diverso; vogliamo dimostrare che in agricoltura è ancora possibile praticare la democrazia e il confronto per dibattere di problemi concreti e tangibili che non siano in alcun modo legati agli interessi dei tanti uomini potenti che, con la complicità delle istituzioni, sguazzano nel primario per fini contrapposti a quelli della collettività.