Forse è per quello che non sono riusciti a fare in questi anni e per i tanti modi attraverso i quali hanno contribuito a spolpare il mondo agricolo che preferiscono non parlare del primario e delle condizioni dei suoi operatori. E’ infatti probabile – dichiara il presidente nazionale della Confeuro, Rocco Tiso – che i sindacati agricoli “tradizionali” non intendano fare del comparto agroalimentare un tema di discussione proprio per poterlo continuare ad usare come un terreno di scambio e di lottizzazione politica. Tutto questo però ha un prezzo altissimo: la totale distruzione del patrimonio agricolo italiano e lo svilimento della dignità di migliaia di produttori ormai allo stremo.
Queste organizzazioni – prosegue Tiso –, aiutate spesso dal potere politico e dalla complicità dei media, hanno condotto il mondo agricolo allo sbando. Tutto quel che è stato costruito in decenni di duro lavoro e fatica è stato quasi cancellato. Gli agricoltori però – conclude Tiso – stanno finalmente scoprendo cosa c’è dietro quei volti e quelle bandiere. E la storia, che lo si voglia o no, sta per cambiare.