“E’ decisamente giusto dare valore alla componente femminile, che spesso lavora ancora in silenzio, sostenerla e valorizzarla adeguatamente. La presenza delle imprenditrici è fondamentale perché hanno saputo distinguersi nel nostro settore nella conduzione di aziende agricole anche importanti, apportando innovazione e contribuendo allo sviluppo delle aree rurali”. Questo il commento di Gabriella Poli, presidente di Confagricoltura Donna all’emendamento al collegato Agricoltura della Legge di stabilità, approvato in Commissione alla Camera, che prevede nei consigli di amministrazione dei consorzi del settore agroalimentare il 20% di quote rosa.
Presenza femminile – “Un prodotto agricolo ogni tre – ha osservato Gabriella Poli – viene da un’azienda condotta al femminile. La presenza delle donne nel settore è sempre stata considerevole, ma mai come oggi siamo in prima linea, con un ruolo fondamentale sia nelle aziende, sia nel comparto”. Le imprenditrici agrituristiche sono le più numerose, tante sono anche le viticoltrici e le olivicoltrici. E le donne sanno distinguersi anche in tanti comparti tradizionali come l’allevamento, le colture estensive, il florovivaismo, la produzione di frutta ed ortaggi e le agroenergie. “Certamente – conclude la presidente di Confagricoltura Donna – l’estensione delle norme di democrazia paritaria ai consorzi prevista dall’art 1-bis del collegato agricolo va fatta ‘cum grano salis’, adoperando la giusta flessibilità e valutando dove è effettivamente applicabile,ma contemporaneamente rinforzando e sviluppando adeguatamente questa componente comunque in crescita nel nostro settore”.
Quote rosa consorzi. Mongiello: “I CdA dei consorzi di tutela si tingono di ro-sa; Parlamento e Governo riconoscono peso e valore delle imprenditrici” – “I consorzi agroalimentari si tingono di rosa, perché femminile è la guida di un numero crescente di aziende agroalimentari che producono qualità certificata”. La Camera dei Deputati ha approvato la norma proposta dall’on. Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura della Camera, che introduce la quota di genere nei Consigli di Amministrazione dei consorzi alimentari. "Il voto favorevole dell’Aula, seguito a quello della Commissione ed al sostegno del Go-verno, certifica la bontà della battaglia politica intrapresa per offrire rappresentanza alle tantissime imprenditrici che quotidianamente si impegnano nella tutela e nella valorizza-zione del Made in Italy. La norma, d’altronde, non è altro che lo specchio della realtà produttiva: le donne guidano circa il 30% delle aziende che partecipano ai consorzi di tutela delle produzioni certificate. Attribuire loro un peso analogo nei CdA è una questione di equità rappresentativa.
Accogliendo le istanze delle associazioni di rappresentanza dei consorzi, è stato previso un lasso di tempo di 6 mesi per l’adeguamento degli statuti ed una quota di genere pari al 20% al primo rinnovo degli organismi di governance. Ad almeno il 30% si arriverà a regime. Ringrazio di cuore tutte le colleghe e i colleghi parlamentari per il sostegno – conclude Co-lomba Mongiello – e ancor più le imprenditrici che si sono apertamente schierate a soste-gno della norma nonostante la palese avversione delle associazioni di rappresentanza dei consorzi".