La grande ricchezza ed unicità’ del patrimonio vitivinicolo italiano consiste nei nostri vitigni autoctoni, che da circa quindici anni hanno i riflettori puntati del mondo del vino in toto.
Il Veneto ha da dire a riguardo e la serata Onav Siena di ieri, martedì 5 aprile, All’Osteria Perillà di Castiglion d’Orcia in compagnia di Cristina Battorti, delegata Veneto e Consigliera Nazionale ONAV, lo ha dimostrato. Con più di 50 Dop il Veneto produce il 3% del vino mondiale e il 18% di quello italiano. Una serata non sarebbe bastata a raccontarlo tutto ma Cristina e’ riuscita a incuriosirci a sufficienza per incoraggiare futuri approfondimenti, regalandoci piccole gemme della sua regione e in particolare della sua provincia, Vicenza.
Siamo andati alla scoperta di una piccola ma interessantissima denominazione che è il Lessini Durello nella versione spumantizzata. Il Metodo Classico Pas dose’ di Fongaro 2007 avrebbe dato del filo da torcere a diversi Champagne. Dorato, perlage abbastanza numeroso ma fine e persistente, il naso mostra note elegante di pasticceria e nocciolina tostata accanto al descrittore tipico di questo vitigno, Il Durello, di pietra bagnata. La suadenza di un metodo classico fatto alla perfezione e’ sostenuta alla gustativa da un’acidità fuori dal comune, anche questa caratteristica del vitigno. Il Durello Spumante conferma che l’ Italia delle bollicine serba piccole gemme da scoprire accanto alle denominazioni più blasonate come Prosecco e Franciacorta.
Il vitigno bianco regina del Veneto e’ l’indiscussa uva Garganega che Cristina ha voluto declinare in purezza proponendoci il Soave doc 2014 di Pieropan e il Gambellara Doc 2013 della Cantina Sociale di Gambellara. Attraverso la degustazione cieca comparata di questi due vini, abbiamo capito che oltre alle note floreali tipiche dell’uva, si scoprono sentori legati al tipo di suolo, vulcanico per il Gambellara, che si traducono in note di pietra bagnata e maggiormente agrumate rispetto alle note di fiori di acacia, salvia e timo del Soave. Complimenti al livello qualitativo della Cantina Sociale di Gambellara. Il Tai Rosso e’ un vitigno autoctono Veneto che raramente varca i confini del consumo regionale. Parente della Garnaccia, Grenache e Cannonau sardo, proveniente dal suolo calcareo-argilloso dei Colli Berici doc, il Tai rosso Colli Berici doc 2015 della Cantina Colli Vicentini, si rivela nella sua piacevole fragranza olfattiva di piccoli frutti rossi, lampone e ribes in primis, e dal piacevole e vinoso sentore di ibisco. Il colore rubino brillante con riflessi ciclamino, invoglia alla beva soprattutto estiva, servito anche a temperatura più bassa di un classico rosso.
Il Veneto e’ noto per i suoi vini dolci, in cui la parte del leone la fa il torcolato di Breganze doc a base di uva vespaiola 100% dell’Azienda Agricola Ca’ Biasi 2012. Sono i grappoli ”torcolati” gli uni con gli altri per subire il naturale appassimento che poi dona al vino note di frutta candita, fichi secchi, dattero e mela cotogna. Questo Torcolato di Ca’ Biasi dimostra una sorprendente dinamicità acida alla gustativa che lo rende armonico e mai stucchevole.
Infine il recioto Gambellara Docg 2008 dell’Azienda Agricola Davide Vignato, le cui uve di Garganega 100% sono passite sui tipici “picai”, e’ giocato su note più caramellate, di frutta candita e mela grattuggiata ci parla della garganega nella sua versione passita, dimostrando l’estrema versatilità di questo interessantissimo e plastico vitigno storico Veneto.
Alessandra Ruggi
delegata ONAV siena
Consigliera Nazionale ONAV