Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che oggi a Vinitaly, presso lo stand del Mipaaf, si è tenuto il convegno “Il valore delle viticolture estreme italiane”, organizzato in collaborazione con il CREA e il CERVIM (Centro di ricerca, studi e valorizzazione per la viticoltura montana), al quale ha partecipato il Vice Ministro Andrea Olivero. Durante l’incontro è stato sottolineato il primato mondiale dell’Italia per numero di vitigni iscritti al registro nazionale delle varietà di viti, segno della biodiversità che contraddistingue il nostro Paese.
“Con grande favore ho promosso la realizzazione di questo incontro perché penso – ha dichiarato il Vice Ministro – che la viticoltura estrema abbia la capacità di mantenere vitali le zone impervie, come quelle montane e isolane. Sono convinto che attraverso la valorizzazione di queste viticolture si possano generare implicazioni positive di ordine socio-economico ed ambientale. Dobbiamo far emergere i dati positivi di queste coltivazioni che sono custodi del territorio e del paesaggio, hanno un elevato valore culturale e identitario e sono fonte di reddito per famiglie operose in contesti ambientali con un alto rischio di abbandono”.
“Il nostro compito – ha concluso il Vice Ministro – è andare incontro ai nuovi stili di consumo che vedono un consumatore attento e capace di riconoscere la qualità che si genera dal legame unico tra prodotto e territorio. In questo contesto anche la viticoltura estrema contribuisce ad un modello di agricoltura che ha in sé la valorizzazione dei prodotti, dei territori, delle tradizioni e delle persone”.