“Dallo studio reso noto oggi, stando alla lettera di quanto viene pubblicato dagli organi di informazione, si evince che un essere umano del peso di 70 chili potrebbe bere 140 grammi di glifosato senza riportarne alcun danno”: è il commento a caldo della portavoce della Coalizione Stop Glifosato Maria Grazia Mammuccini, alle notizie su una assoluzione da parte dell’Oms e della FAO del glifosato come sostanza cancerogena. “Al di là delle ironie su qualche possibile fretta dell’OMS e della Fao nel rilasciare lo studio – continua Mammuccini -, stupisce che l’organizzazione mondiale della Sanità sia così pronta a smentire la ricerca durata alcuni anni dello IARC di Lione, agenzia specializzata sulla ricerca sul cancro che appartiene proprio al circuito OMS. Ed è almeno sospetta la tempestività con cui vengono pubblicate oggi notizie uscite da una non meglio precisata revisione di vari studi (della quale non viene fornito alcun dato né alcun riferimento) sull’effetto cancerogenico del glifosato. La decisione in sede tecnica dell’Unione Europea sulla concessione della continuazione dell’uso del pesticida è infatti prevista fra due giorni”.
Al bando – “La Coalizione Stop al Glifosato chiede che si evitino facili assoluzioni dell’ultim’ora e che si bandisca l’utilizzo del pesticida in Europa – conclude Mammuccini -. "Gli studi dello IARC ne hanno dimostrato al di là di ragionevoli dubbi la tossicità sugli esseri umani. Lasciamo che la scienza continui la sua giusta attività di verifica, mettendo nel frattempo la popolazione al sicuro rispetto agli effetti dell’abuso della chimica di sintesi. Chiediamo quindi al Governo italiano di farsi portavoce di un’esigenza ampia e di buon senso: il ministro Martina continui sulla strada della difesa della salute dei campi, delle persone che ci lavorano e dei consumatori”.
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