Pesa soprattutto sulle spalle dei contoterzisti la riduzione del 23% delle assegnazioni di carburante agricolo. Le tabelle ettaro coltura nazionali emanate in marzo risultano in molti casi migliorative rispetto a quelle del 2002, con aumenti in alcuni casi superiori il 20%. “Tuttavia UNCAI continua a raccogliere il disagio degli agromeccanici impegnati in alcune lavorazioni tradizionalmente affidate a loro, come la preparazione dei terreni per i vigneti, per le quali le assegnazioni sono state pesantemente sottostimate. In generale aver confermato in finanziaria la riduzione del 23% del gasolio agevolato mette in discussione il valore stesso del servizio svolto in agricoltura”, l’intervento del presidente di UNCAI Aproniano Tassinari.
Nel caso dei lavori preparatori in vigneto si è passati da 200 l/ha di gasolio agevolato a 80 l/ha, ai quali va sottratto un ulteriore 23%. “Con 200 litri i contoterzisti rimanevano a secco in ottobre – prosegue Aproniano Tassinari –. I consumi reali sono ben diversi da quelli stimati dai tecnici del ministero delle politiche agricole. Per un’aratura profonda, eseguita quasi sempre con cingolati a causa dei terreni poco sciolti, non è possibile consumare meno di 250 l/ha, che possono anche superare i 300 l/ha quando il terreno è molto tenace”.
Oltre a chiedere al Mipaaf una rettifica dell’assegnazione di carburante agevolato per i lavori di preparazione in tutte le colture arboree, UNCAI rileva come la politica dei tagli lineari alle assegnazioni di carburante agevolato sia ormai diventata insostenibili per il settore. “Con il reddito in agricoltura sempre in bilico – sottolinea ancora Aproniano Tassinari –, la riduzione dei costi di produzione è vitale. Tra le voci di spesa più rilevanti vi sono quelle relative al carburante per uso agricolo. Per questo, da anni, agricoltori e contoterzisti hanno diritto a congrui quantitativi di carburante a prezzo agevolato. Il gasolio agricolo può costare anche il 40 o 50% in meno rispetto a quello venduto presso la rete di distribuzione nazionale. Un risparmio importante. Contoterzisti e agricoltori, in ogni caso, acquistano il carburante per quello che è, perché la riduzione fa riferimento solo alle accise, alle tasse che vi gravano. Un valore che il contoterzista restituisce alla collettività, con prezzi più bassi dei prodotti agricoli e attraverso la cura e non il consumo del suolo. Il gasolio agevolato deve diventare anche un concreto riconoscimento al valore sociale e ambientale del lavoro in agricoltura. Inoltre, grazie ai controlli incrociati dell’uso del carburante agevolato, le effettive necessità di gasolio sono documentate e dimostrate, e il sistema delle assegnazioni è già stato ottimizzato e reso trasparente”.