Mentre il governo non fa che organizzare cene e incontri con le diverse tipologie di lobby che gli sono a seguito – dichiara in una nota il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso –, ci sono oltre sette milioni di italiani che non possono contare nemmeno su quegli elementi minimi per svolgere una vita dignitosa. E tutto questo perché non hanno accesso al cibo, un tetto sulla testa e del denaro sufficiente per rispondere alle spese di prima necessità.
Degli agricoltori cacciati via dalla Pac, dei pensionati, degli insegnanti e dei tanti ragazzi senza un lavoro che hanno una cultura decisamente superiore all’80% dei politici che sono in Parlamento – continua Tiso – non si può assolutamente parlare, né con i media né con le istituzioni. Noi della Confeuro abbiamo sperato che il presidente del Consiglio potesse rappresentare qualcosa di diverso rispetto al passato, ma purtroppo non è altro che una riproposizione più giovane di modelli obsoleti e anti-democratici; ed è anche per queste ragioni che, coerentemente con la nostra storia di partecipazione e di mobilitazione, ci batteremo fino in fondo per fare in modo che al referendum costituzionale del prossimo Ottobre prevalgano i No.