Difficoltà nell’istruttoria delle pratiche per le aziende agricole e possibili ritardi che possono far perdere il beneficio dei finanziamenti europei: sono i temi al centro di un’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata del Partito Democratico, Liliana Ventricelli, al ministro all’agricoltura Maurizio Martina. Occhi puntati sull’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, l’ente statale che opera come organismo pagatore nell’ambito dell’erogazione dei fondi dell’Unione europea ai produttori agricoli.
Lo spunto dell’atto parlamentare, in questo primo anno di vigenza della nuova politica agricola comune (PAC), è il riscontro da parte degli addetti ai lavori di difficoltà tecniche operative e di problemi per vari rami di applicazione: Agricoltore Attivo, Fascicolo Aziendale, Domanda Grafica, Trasferimento Titoli, Domande Accesso alla Riserva.
“Per la presentazione delle istanze – sostiene l’on. Ventricelli – c’è una compressione dei tempi tecnici necessari, tali da dover svolgere in soli quindici giorni lavorativi un’attività che si dovrebbe sviluppare in quattro mesi, il che risulta poco fattibile. Ciò può comportare errori che potrebbero ripercuotersi sugli agricoltori, dati i tempi di lavorazione delle pratiche, e si potrebbero perdere degli aiuti comunitari anche perché si rilevano inefficienze dei sistemi informativi di Agea. Pertanto ho chiesto al ministro Martina quali siano i suoi orientamenti in merito a questa grave situazione, invitandolo ad assumere le iniziative di competenza rispetto ai problemi elencati – conclude Ventricelli – così da migliorare la situazione attuale e rendere il lavoro dei tecnici incaricati più efficiente e produttivo”.