Quaranta schede dettagliate per descrivere i vitigni a uva bianca recuperati in Toscana, con le caratteristiche ampelografiche e morfo-fenotipiche. E’ questo, in estrema sintesi, il contenuto del volume “Il germoplasma viticolo della Toscana – Vitigni ad uva bianca”, edito dall’Arsia, l’Agenzia della Regione Toscana per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo e forestale. Il volume fa seguito a quello già pubblicato dall’Agenzia sui vitigni a uva nera e rappresenta un lavoro fondamentale nell’ottica del recupero e valorizzazione del germoplasma autoctono toscano.
L’attività di conservazione e valorizzazione del germoplasma vitivinicolo regionale è infatti fondamentale per non perdere la variabilità genetica e procedere nel rinnovamento della vitivinicoltura regionale: la pubblicazione mette dunque a disposizione di studiosi e operatori del settore i risultati della ricerca condotta dall’Agenzia per il recupero e la valorizzazione delle ‘varietà a minore diffusione’ che rappresenta, inoltre, un concreto e immediato supporto alle imprese agricole per differenziare ed accrescere l’offerta vitivinicola, consentendo di accrescere il valore differenziale delle produzioni, evitando, al contempo, il rischio di omologazioni. In evidenza, dunque, lo stretto rapporto tra vitigno e territorio di produzione per uno dei comparti agricoli più importanti della Toscana com’è quello vitivinicolo.
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