Tradizione, terra, cultura: queste tre parole racchiudono Siena e la Toscana, da sempre considerata icona del mangiar bene, tra pregiati salumi, delicati formaggi, gustosi dolci e ottimi vini, tutti prodotti rigorosamente locali, che rendono l’enogastronomia di questa terra genuina e saporita.
Vini – Dalla tavola alla cantina: la Toscana è conosciuta in tutto il mondo per la sua eccellente qualità in bottiglia e vanta un carnet di vini davvero ampio. Alcuni nomi, Brunello di Montalcino, Chianti Classico, Vernaccia di San Gimignano, Nobile di Montepulciano e tanti altri sono un biglietto da visita di tutto rispetto.
Oli – Altro elemento principe nella cucina toscana è l’oro verde, l’olio, prodotto inconfondibile per il suo colore aureo ed il sapore unico. A Siena troviamo una produzione di qualità, con due Dop, Chianti Classico e Terre di Siena, e un Igp, Toscano.
Carni – Tipici della provincia di Siena sono i salumi da cinta sense: le origini antiche e l’allevamento allo stato brado, permettono di ricavare della carne purissima e degli ottimi salami e prosciutti, dai sapori forti e dal gusto intenso. Da non dimenticare anche il “rigatino” toscano, molto pepato, il prosciutto toscano Dop, condito con aromi naturali, il salame toscano e il capocollo, oltre al lombo senese. Maiale e non solo, ottimi salumi sono anche quelli ricavati dalla carne di cinghiale che troviamo nelle campagne toscane.
Formaggi – Tradizione viva ancora oggi, questo è sicuramente il segreto per fare dell’ottimo formaggio, specie quello toscano, dove i processi di lavorazione si sono mantenuti inalterati nel tempo. Il pecorino delle colline senesi, dal colore giallo paglierino, viene prodotto con gli stessi utensili di una volta, quello di Pienza viene invece stagionato in barriques che gli donano così un retrogusto tannico, quello stagionato in foglie di noce viene messo a riposare in ziri di terracotta.
Dolci – Sapori forti ma anche dolci tentazioni, primo su tutti il panforte, nato in onore della regina Margherita quando i sovrani di Savoia si recarono a Siena per il Palio, con un particolare mix di aromi e frutta candita che lo rendono di consistenza gommosa. Come non dimenticarsi poi dei ricciarelli, piccole prelibatezze alla mandorla spolverate con dello zucchero a velo. Mentre nel mese di novembre le vetrine dei negozi dolciari si riempono di Pan dei Santi, un pane dolce a base di noci ed uvetta. Ma a conclusione di ogni pasto ad hoc non mancano certamente i cantucci, biscotti all’anice con mandorle, ideali da abbinare con dell’ottimo Vin Santo che viene consumato come vino da dessert; tra i migliori quello del Chianti Dop e di Montepulciano.
E, senza dubbio, un ruolo importante per la promozione dell’agroalimentare senese è svolto dalla Camera di Commercio.
Prodotto realizzato all’interno del Progetto di Valorizzazione dell’agroalimenatare senese promosso dalla CIA di Siena e cofinanziato dalla CCIAA di Siena.