La guida 2009 presenta un repertorio di 1650 indirizzi – dalla Valle d’Aosta alla Sicilia –, a testimoniare l’attualità e la vitalità del patrimonio gastronomico di tradizione. In Osterie d’Italia infatti sono segnalati i luoghi della cucina popolare, osterie, trattorie, enoteche, agriturismi, ristoranti familiari e wine bar che hanno saputo valorizzare le tradizioni contenendo i prezzi.
Qualità a prezzo contenuti – L’attualità del 2008 ha richiamato l’attenzione degli esperti sul prezzo del cibo. Slow Food in questo senso rivendica una primogenitura: fin dal 1991 ha infatti individuato un limite al costo del menù come fattore di selezione. Ma non solo. Le osterie segnalate da Slow Food, specialmente quelle premiate con la chiocciola, esaltano una formula che affianca alla semplicità curata dell’accoglienza la fedeltà alle materie prime del territorio e alla tradizione gastronomica regionale, senza per questo mortificare la creatività dei cuochi. E dimostrano che si può fare grande qualità a prezzi contenuti. Ad aggiungersi alla guida quest’anno, a sostegno di una precisa filosofia gastronomica, la prima edizione del Dizionario delle cucine regionali italiane: inventario completo e contributo concreto alla salvaguardia del patrimonio della cultura materiale del nostro Paese.
Note – Osterie d’Italia 2009, sussidiario del mangiar bene all’italiana, è curata da Paola Gho, prezzo 20,14 euro (formato 12 x 21,4)
L’autore – Slow Food, movimento internazionale che promuove il piacere del cibo e del vino, diffonde l’educazione del gusto, tutela la biodiversità agroalimentare, promuove una nuova agricoltura, è anche una casa editrice specializzata in guide enogastronomiche e turistiche, ricettari, manuali e saggi sui temi dell’alimentazione. Per realizzare Osterie d’Italia si avvale di centinaia di collaboratori che verificano gli indirizzi già conosciuti e ne ricercano di nuovi, garantendo l’affidabilità e il continuo rinnovarsi della guida.