Insaporire e arricchire ogni piatto con gli aromi esotici e i colori delle spezie. Cannella, zafferano, cumino e noce moscata sono i protagonisti de “Le Spezie“, l’agile volume di Paolo Emilio Tomei (Maria Pacini Fazzi editore) che raccoglie informazioni su erbe e spezie: dalle caratteristiche organolettiche all’uso in cucina, dalle proprietà benefiche fino ai metodi per essiccarle e conservarle. Ogni spezia è descritta con una scheda di agile consultazione che prende in esame quelle più comunemente impiegate nella cucina occidentale che, da lungo tempo, ha acquisito il piacere per questi gusti esotici; inoltre ne vengono trattate alcune oggi meno note ma che un tempo hanno avuto maggior fortuna.
Le spezie – Con il nome di spezie comunemente si indicano porzioni di piante dotate di particolari proprietà organolettiche, adatte a conferire un gradevole sapore al cibo; si presentano come frutti, semi, fusti sotterranei, porzioni di legno. Generalmente le piante che forniscono tali droghe crescono nei paesi della fascia intertropicale, ma alcune provengono anche dalle regioni a clima temperato. Conosciute fin da tempi remoti, le spezie hanno costituito la base di fiorenti commerci gestiti, via via, da genti diverse; gli arabi ne ebbero il controllo per diversi secoli, poi nel Mediterraneo fu l’Italia attraverso le repubbliche marinare, successivamente il Portogallo, la Spagna, l’Olanda e l’Inghilterra; questi paesi, dopo la scoperta del continente americano ne introdussero in Europa anche di nuove. Per la loro ricchezza in olii essenziali le spezie sono state anche diffusamente impiegate come medicamento.