Brunello di Montalcino è il nome dato esclusivamente al vino prodotto nel territorio del comune di Montalcino e si ottiene solo con il vitigno Sangiovese (chiamato a Montalcino semplicemente Brunello). La produzione massima di uva per ettaro è di 80 quintali, il periodo minimo di affinamento prima dell’immissione in commercio è di 4 anni, di cui 2 anni in legno, il periodo minimo di affinamento in bottiglia è di 4 mesi per il tipo di annata e 6 mesi per il tipo di riserva e le caratteristiche del prodotto finito sono stabilite dal Disciplinare di Produzione della DOCG. Dagli stessi vigneti oltre al Brunello si può ottenere, con un meccanismo di scelta a cascata da parte del produttore, anche il Rosso di Montalcino Doc. Un vino più fresco e fruttato che può entrare in commercio dal 1° settembre successivo alla vendemmia. Due diverse interpretazioni che consentono di soddisfare le diverse esigenze del consumatore, sia per le caratteristiche organolettiche che per la fascia di prezzo. La produzione ammonta a circa 4 milioni di bottiglie per il Brunello ed a circa 3 milioni per il Rosso. Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino è nato nel 1967, come libera associazione fra i produttori ed ha rappresentato in questi anni uno strumento di scrupolosa e responsabile autodisciplina, ha inoltre sollecitato il coagulo tra aziende vecchie e nuove, piccole e grandi, così che le consolidate e sagge abitudini sono diventate una comune strategia per il successo qualitativo. (nella foto una delle bottiglie di Brunello 1998 donate dai vignaioli ilcinesi con l’etichetta di Franz Borghese vendute a favore di Legatumori)
Prodotto realizzato all’interno del Progetto di Valorizzazione dell’agroalimenatare senese promosso dalla CIA di Siena e cofinanziato dalla CCIAA di Siena.
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