“Il lieve aumento del prezzo del grano corrisposto ai produttori è un tenue segnale positivo. Auspichiamo che questo piccolissimo passo in avanti non sia vanificato, nei prossimi mesi, da aumenti immotivati dei costi relativi al grano da seme che lo scorso anno incisero negativamente sui produttori”. È questo l’auspicio espresso da Agrinsieme Foggia. Il coordinamento che mette insieme Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative del settore agroalimentare e Copagri, dopo la stagione più nera della contrattazione tra produttori di frumento e compratori, non è intenzionato ad abbassare la guardia sulla questione inerente la giusta redditività delle aziende agricole e il prezzo ad esse corrisposte per le produzioni.
Situazione da monitorare “Lo scorso anno, alla diminuzione del prezzo corrisposto ai produttori per il grano fece da assurdo contraltare l’aumento del grano da seme che gli agricoltori utilizzano, appunto, per seminare i campi e impostare la nuova stagione della coltura -ricorda Michele Ferrandino, coordinatore provinciale di Agrinsieme Foggia-. Saremo vigili nel monitorare la situazione, opponendoci a qualsiasi opaca dinamica messa in moto da chi potrebbe avere l’intenzione di imporre il proprio indirizzo al mercato”.
Preoccupazione L’aumento del prezzo del grano da seme, naturalmente, non costituirebbe una buona notizia per le aziende agricole di Capitanata, già strette nella morsa della peggiore annata degli ultimi 30 anni. È questo il motivo per il quale le organizzazioni degli agricoltori esprimono la loro preoccupazione e intendono vigilare sulle azioni intraprese da chi, anche a discapito delle aziende agricole, potrebbe determinare anche nel prossimo futuro dei prezzi che, di fatto, metterebbero in serie difficoltà le nostre imprese del settore primario. “Agli associati delle organizzazioni che si riconoscono nel coordinamento di Agrinsieme -aggiunge Ferrandino- consigliamo di non acquistare quelle varietà di grano da seme il cui prezzo dovesse registrare sensibili aumenti”.