Feudi di San Gregorio, azienda irpina simbolo del rinascimento enologico del Sud con oltre 300 ettari vitati di proprietà, approda nella pregiatissima area Doc toscana con un’acquisizione di 15 ettari, frutto di investimento di circa dieci milioni di euro per vigna Doc, cantina e villa venduti dalla Tenuta Guicciardini Strozzi, nella zona di Bolgheri. L’operazione immobiliare risale a febbraio ma i dettagli della nascita del brand “Campo alle Comete” e la prima vendemmia sono stati illustrati oggi dal presidente del gruppo Feudi Antonio Capaldo. «Non siamo marchesi, ma vogliamo offrire – ha detto il presidente Capaldo – un luogo nuovo a Bolgheri per dare un piccolo contributo di innovazione, a partire dai bianchi che sono connaturati con la storia di Feudi di San Gregorio».
Feudi San Gregorio a Bolgheri Con 60mila bottiglie prodotte, su un potenziale di 150mila, la cantina di Bolgheri ha un nuovo nome, Campo alle Comete, che è «un toponimo che evoca poesia, sogno». Questa dimensione ‘onirica’ sarà sviluppata dal brand da Nicoletta Ceccoli e dalla gestione autonoma dell’Ad Jeanette Servidio che punterà ad aprire le porte al pubblico di eno-appassionati anche con iniziative a tema fantasy e ludiche. In vigna, con l’enologo Stefano Di Blasi, Toscana pura. «Conosco bene le peculiarità di Bolgheri – ha detto la manager – e ne faremo tesoro, riducendo solo un po’ i filari di petit verdot. Il primo vino, Stupore, sarà in tutto nostro figlio e una fedele narrazione del nostro pensiero. Il che non significa che abbiamo imparato tutto. Ma è il nostro primo passo, frutto di lunghe esperienze, e con l’idea di produrre Bolgheri più beverini e meno legnosi».