La frutticoltura tra sostenibilità e innovazione è stata protagonista del convegno “Frutticoltura sostenibile, oggi e domani. Strumenti, tecnica, comunicazione” organizzato oggi da Image Line – azienda Hi-Tech italiana specializzata nelle soluzioni digitali per l’agricoltura. Ospitata da Interpoma, la sesta ed ultima tappa dell’AgroInnovation Tour è stata un’occasione per riflettere sugli scenari presenti e futuri di un comparto che ha raccolto la sfida di sostenibilità lanciata dalla normativa europea e italiana e che oggi può disporre sempre più di tecniche, strumenti e conoscenze innovativi.
Nell’era del Pan È cambiato, infatti, il contesto in cui operano gli attori della filiera frutticola, sia a livello normativo che operativo. Il PAN, Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ha recepito la direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro di azione comunitaria in materia. E proprio in linea con la normativa, grazie a ricerca, innovazione tecnica e digitale, sono aumentate le azioni e le attività che i professionisti del settore possono mettere in campo per garantire una maggiore sostenibilità della produzione. Il ricorso alle opportune pratiche agricole e a mezzi tecnici sostenibili rappresenta il primo passo verso una frutticoltura rispettosa dell’ambiente, degli operatori e del consumatore.
Come emerso dalle relazioni di Vittorio Veronelli, Fabio Paci e Massimo Benuzzi di IBMA – International Biocontrol Manufacturers’ Association – l’utilizzo di ausiliari, trappole e prodotti fitosanitari a base di sostanze attive naturali, costituisce una soluzione efficace per proteggere le colture dalle avversità biotiche e significa contribuire alla tutela della biodiversità, garantendo una maggiore sostenibilità della produzione. In questo scenario la divulgazione gioca un ruolo cruciale per l’implementazione delle buone pratiche agricole. A sostegno di una adeguata diffusione delle conoscenze acquisite vengono in aiuto i nuovi applicativi per l’agricoltura digitale che, come nel caso di QdC® – Quaderno di Campagna e Fitogest+, supportano agricoltori, consulenti e distributori nella gestione delle operazioni colturali. Il tutto comporta non solo una serie di vantaggi sul piano ambientale, ma ha risvolti molto positivi dal punto di vista economico, ottimizzando i tempi e l’utilizzo di manodopera.
«Per la produzione frutticola italiana l’innovazione e la sostenibilità fanno parte integrante del processo produttivo – ha dichiarato Ivano Valmori, fondatore di Image Line. Nei frutteti italiani sono nate le tecniche di difesa integrata, dai centri di ricerca italiani le migliori varietà frutticole. Ora siamo agli albori dell’“Agricoltura Digitale” e, anche in questo campo, mi aspetto un ruolo trainante dell’Italia. Solo integrando le informazioni che arrivano dal campo, dalla sensoristica sempre più diffusa, dai satelliti e da chi svolge ricerca e assistenza tecnica si potranno ottenere quei vantaggi competitivi che rendono le nostre produzione frutticole delle vere eccellenze del Made in Italy apprezzate in tutto il mondo».
«Su quest’ultimo fronte, la tutela delle eccellenze ortofrutticole del Made in Italy e dei consumatori passa anche attraverso il contributo dei prodotti fitosanitari necessari per contrastare quei parassiti animali e vegetali che in molti casi decimano interi raccolti e mettono a rischio la produzione delle nostre specialità locali e nazionali” – ha precisato Alice Parasecolo, Area Uso Sostenibile Federchimica-Agrofarma – “Un utilizzo mirato e sostenibile degli agrofarmaci, pertanto, consente di ottenere raccolti abbondanti e di qualità, tutelando al contempo la sicurezza ambientale, degli operatori e dei consumatori».
«Il percorso verso la sostenibilità della frutticoltura italiana – ha spiegato Cristiano Spadoni, responsabile Marketing Image Line – non può prescindere da un costante dialogo tra gli attori della filiera agro-alimentare. La condivisione di prospettive, esperienze e risultati emersi, tanto dalla ricerca, quanto dalle attività in campo, sono il primo passo per poter cogliere al meglio le sfide e le opportunità intrinseche alla valorizzazione delle produzioni agricole. È con questo spirito che abbiamo intrapreso l’AgroInnovation Tour che trova in Interpoma il contesto ideale per l’ultima tappa del 2016».