Sono 1.161 i giovani toscani che hanno presentato domanda per avviare una nuova impresa agricola. E sono 2.182 le imprese agricole che hanno richiesto contributi a fronte di investimenti per migliorare la competitività delle loro aziende. È con questi scenari numerici che si sono chiusi nei giorni scorsi due importanti bandi del Programma di sviluppo rurale. «Un risultato di partecipazione notevole – ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi – che dimostra la volontà del settore di rinnovarsi, di introdurre energie nuove ma anche la disponibilità a investire per sostenere la sua presenza sul mercato».
Agricoltura come scelta occupazionale e di vita La prima analisi della partecipazione al cosiddetto “pacchetto giovani 2016 ” (che si inserisce anche all’interno di Giovanisì, il progetto per l’autonomia dei giovani della Regione) indica, una volta di più, come moltissimi giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni abbiano scelto con decisione l’agricoltura come ambito del loro presente e futuro professionale. L’iniziativa regionale offrirà una notevole spinta: un premio di primo insediamento a fondo perduto di 30mila euro, (elevati a 40mila nel caso di aziende in aree montane) e la possibilità di ricevere contributi finalizzati all’ammodernamento delle strutture e dotazioni aziendali. Nell’analizzare le 982 domande (alcuni giovani agricoltori dei 1.161 si sono infatti presentati in forma associata) emerge come questa spinta verso l’agricoltura dei giovani riguardi tutta la Toscana, con maggiore evidenza la Toscana sud: la domande sono 197 per Siena e 179 per Grosseto; seguono poi Firenze (140), Pisa (105), Arezzo (97), Lucca (77), Pistoia (71) Livorno (61), Massa Carrara (44) e Prato (11).
Ambizione e lavoro nei campi «E’ evidente – sono ancora parole dell’assessore – che c’è un grande slancio da parte dei giovani verso l’agricoltura. La Regione vuol sostenere questo entusiasmo: la nostra agricoltura ha bisogno di rinnovarsi attraverso energie fresche, le idee innovative, e l’entusiasmo dei giovani. Allo stesso tempo vogliamo accompagnare il percorso di formazione e qualificazione di questi agricoltori del presente e del futuro, affinché possano essere presenti con competenza e qualità sul mercato». Per tutti questi giovani partecipanti al bando a disposizione ci sono 20 milioni di euro di risorse: a tanto ammonta il pacchetto giovani 2016 per l’agricoltura. Una cifra che non basterà a rispondere a tutte le richieste. Per questo verrà stilata, nel giro di un mese dalla scadenza del bando, una graduatoria sulla base dei punteggi derivanti dai criteri di selezione.
Il bando della Regione Toscana Contestualmente alla chiusura del bando giovani è arrivato in dirittura d’arrivo anche un altro bando del Psr Feasr 2014-2020: la sottomisura 4.1 rivolta a migliorare la redditività e la competitività delle aziende toscane. Il bando, rivolto agli oltre 20mila imprenditori agricoli professionali toscani, consentiva un contributo pari al 40% dei finanziamenti ammessi per sostenere investimenti relativi, per esempio, alla costruzione e ristrutturazione di fabbricati aziendali, all’acquisto e installazione di macchinari, attrezzature, e ancora all’acquisto di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. La dotazione finanziaria del bando per l’anno 2016 era di 25 milioni di euro. Anche in questo caso le 2.182 domande saranno oggetto di una valutazione che produrrà, nel giro di un mese dalla scadenza del bando, la relativa graduatoria, sulla base dei punteggi derivanti dai criteri di selezione. Con questi due bandi, che si sommano alla molteplicità degli altri bandi chiusi e di quelli attualmente aperti, la Toscana si avvia a aver utilizzato più di due terzi delle risorse del Psr: 618 milioni su un totale di 962 milioni complessivi per il periodo 2014-2020.