«Un’operazione di razionalizzazione e di gestione intelligente e unitaria di uno dei compiti che la riforma delle Province aveva lasciato nel limbo: il controllo e la vigilanza in agricoltura, nelle produzioni e repressioni frodi, nell’attività venatoria e nella pesca». L’assessore l’agricoltura della Regione Veneto Giuseppe Pan esprime soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio regionale dell’articolo del collegato alla legge di stabilità 2017 – presentato dalla Giunta e illustrato dal vicepresidente Gianluca Forcolin – che istituisce il Servizio regionale di Vigilanza, accorpando guardie provinciali e ispettori regionali in un unico corpo diretto e organizzato dalla Regione.
Valorizzazione professionalità «Con l’istituzione del servizio regionale – sottolinea Pan – potremo valorizzare meglio professionalità e competenze degli agenti dei corpi di polizia provinciale e assicurare uniformità e coordinamento alle funzioni di gestione e vigilanza in tutto il territorio regionale, come ad esempio il controllo del bracconaggio». Con la nuova norma – approvata senza voti contrari – dal 1° gennaio 2017 i 174 agenti delle Polizie provinciali, attualmente dipendenti delle Province e della Città metropolitana di Venezia, e i 12 ispettori regionali di vigilanza nel settore primario confluiscono in un unico corpo di vigilanza e di controllo in materia ambientale, agroalimentare, faunistica e venatoria, coordinato da un unico responsabile regionale e impiegabile su tutto il territorio regionale. «Per il nuovo servizio – nel quale gli addetti conservano qualifiche, indennità e trattamento economico di cui erano titolari nell’ente di provenienza – la Regione riserva 6,8 milioni di euro per il biennio 2017-2018. Senza aggravi ulteriori per il proprio bilancio, visto che dal 2014 la Regione già paga il personale e i costi delle funzioni non fondamentali delle Province», evidenzia Pan.
Caccia e fauna I futuri agenti del Servizio regionale di vigilanza avranno il compito di vigilare su tutela e salvaguardia della fauna selvatica e dell’attività di caccia, nonché sulla fauna ittica e sulla pesca nelle acque. Avranno inoltre il compito di controllare le attività e i mercati agricoli, l’impiego di prodotti e fitofarmaci nelle colture, e di prevenire e reprimere le frodi agroalimentari. Infine, spetterà loro ogni ulteriore compito che la legislazione regionale e nazionale ha affidato alle Polizie provinciali, come la vigilanza in materia di cave e attività estrattive o in materia di accoglienza e turismo.