Prosegue e si rafforza l’impegno della Regione per tutelare e garantire uno dei principali prodotti agricoli come l’olio extravergine di oliva. A partire dal sistema di controllo e certificazione, curato dal Servizio Fitosanitario Regionale, che interessa il vivaismo olivicolo toscano. Un sistema che riguarda tutta la filiera di produzione (piante madri, prelievo di materiale vegetale, ottenimento delle piante all’interno di ciascun vivaio partecipante, fino al momento che precede la vendita) e all’interno del quale svolge un ruolo molto importante il CO.RI.PRO, il Consorzio per la selezione ed il controllo del materiale vivaistico dell’olivo di Pescia, che raggruppa larga parte della produzione vivaistica olivicola toscana.
Origine e sanità «La Toscana – ha detto l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi – nel campo delle certificazioni, anche in campo olivicolo, è la prima in Italia per quanto riguarda i controlli fitosanitari, grazie al Servizio regionale. Ma in generale su tutta la filiera dell’olio extravergine. CO.RI.PRO lavora ormai da molti anni in stretto rapporto con il Servizio ma anche con università e centri scientifici. Origine e sanità sono aspetti che riguardano molto da vicino l’olivicoltura toscana: l’origine perché abbraccia storia, cultura e paesaggio toscani; la sanità perché il sistema di controllo e la certificazione del materiale vivaistico sono la premessa indispensabile per la qualificazione e il recupero varietale e per la costituzione di una linea di prodotto garantito. La collaborazione con CO.RI.PRO – ha concluso – punta proprio al miglioramento di questo comparto e alla tutela del consumatore finale e di un prodotto che è una delle caratteristiche di questa regione».
Vivaisti associati Il CO.RI.PRO ha realizzato un campo di moltiplicazione dal quale i vivaisti associati, sotto il diretto controllo del Servizio Fitosanitario Regionale, prelevano ogni anno le talee per la radicazione, le marze per gli innesti ed i semi per la produzione dei portinnesti. Per le varietà toscane la Regione ha da tempo intrapreso questa strada, fornendo una banca dati del germoplasma olivicolo autoctono con schede esaurientemente dettagliate e per la certificazione ha partecipato e sostenuto il progetto nazionale Olviva. La Regione ha inoltre promosso ed attivato, in collaborazione con CNR-Ivalsa e CO.RI.PRO, il processo di certificazione in categoria Virus Esente delle principali varietà autoctone, le cui piante madri sono attualmente conservate presso l’Azienda di Santa Paolina (Follonica-GR) del CNR-Ivalsa, nella disponibilità esclusiva delle aziende vivaistiche associate al CO.RI.PRO.
Xilella free Le misure tempestivamente adottate dalla Regione hanno consentito di dichiarare ufficialmente tutto il territorio regionale Xilella Free. Tutti i vivai associati al CO.RI.PRO sono soggetti periodicamente al controllo da parte del Servizio Fitosanitario Regionale, che ne rilascia apposita certificazione. Il Consorzio, ente volontario no-profit già operante sotto altro nome fin dagli anni settanta a Pescia, riunisce l’attività delle principali aziende vivaistiche specializzate nella produzione di piante di olivo, che garantiscono oltre il 60% della produzione pesciatina. Collabora con i principali centri di ricerca e universitari toscani e nazionali che si occupano di olivicoltura (CNR-Ivalsa, Università di Firenze, Crea-viv, Itas-Pescia). Partecipa attivamente a Progetti Integrati di Filera e ad altri progetti nell’ambito del PSR Toscano nonché ad altri progetti finanziati con risorse statali del PON (Piano Olivicolo Nazionale) e del PSR Toscano.
Varietà toscane Alle cinque varietà principali a livello regionale (Frantoio, Leccino, Moraiolo, Maurino e Pendolino) garantite Virus Esente, ovvero esenti da tutti i virus conosciuti dell’olivo, se ne stanno aggiungendo altre otto (Correggiolo, Grappolo, Leccio del corno, Olivastra seggianese, Rossellino cerretano, Piangente, San Francesco, Madremignola), caratteristiche degli oli i DOP e IGP toscani, e altrettanto importanti per produrre olio extravergine di qualità. Virus Esente è garanzia della sanità della pianta, ma anche e soprattutto di origine e identità certa oltre che elemento importante per chi accede alle nuove misure del PSR che prevede una valutazione prioritaria (2 punti) in caso di impiego di queste varietà toscane certificate.
Biodiversità Le aziende pesciatine allevano circa 150 varietà e producono in media circa tre milioni di piante l’anno che, per un terzo ciascuno, sono destinate a Toscana, centro-nord Italia e mercati internazionali. Le aziende associate al CO.RI.PRO sono attive nel progetto regionale come “Coltivatori Custodi” nell’ambito della legge regionale 64/2004, per la tutela e la valorizzazione delle conservazione e il recupero delle varietà di interesse agrario più rare. Il settore olivicolo ed oleario interessa in Toscana circa 92.000 ettari, 15 milioni di piante, 50.000 aziende agricole, 400 frantoi, oltre a numerose imprese di confezionamento e dà luogo ad una produzione media annua di 170-180.000 quintali di olio da oliveti localizzati prevalentemente in collina (circa il 3-4% della produzione totale nazionale).