«Dobbiamo rimetterci a sedere attorno a un tavolo con il consorzio del Grana Padano, e ragionare su progetti e iniziative da portare avanti. Sono tante le cose da fare, a partire dai piani produttivi fino ad arrivare ai controlli di qualità, ma possiamo lavorare insieme. Dobbiamo capire che la vittoria di uno può essere la vittoria anche dell’altro, così come la sconfitta di uno dei due consorzi avrà inevitabilmente ripercussioni sull’altro. Ma ricordiamoci che siamo i due consorzi più importanti del mondo, nessuno ci batte al momento». Parole di Alessandro Bezzi, presidente del consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano, che al termine dell’incontro con i produttori nella sede di Confagricoltura Mantova sanciscono un nuovo progetto di alleanza tra le due realtà consortili più importanti del settore lattiero-caseario italiano e mondiale: «Il 2016 è stato un anno difficile – prosegue Bezzi – con prezzi inizialmente non remunerativi, poi c’è stata un’importante evoluzione, soprattutto grazie al consumo estero. Abbiamo varato un piano di investimenti quadriennale da più di quindici milioni di euro, serve un salto di qualità ma ritengo che per crescere ancora si debba partire dal mercato nazionale, che può ancora dare molto».
La nuova alleanza Per il consorzio del Grana Padano la sfida è invece altrove: «Il mercato nazionale è fermo – ha detto il presidente Cesare Baldrighi – occorre puntare a un miglioramento delle vendite al di fuori dei confini nazionali. L’aspetto della promozione è l’elemento di maggior pregio dei nostri due consorzi, ma servono economie di scala condivise». Duplice l’obiettivo del consorzio guidato da Baldrighi: «Il nostro sforzo quotidiano è rivolto all’equilibrio tra domanda e offerta e alla promozione del prodotto. Il Grana è un formaggio nel quale il momento della produzione non coincide con quello della vendita, e per tale motivo occorre predisporre piani produttivi ben precisi, intuendo in anticipo come si potranno muovere i mercati, dato che risentiamo direttamente dell’andamento del mercato lattiero-caseario».
Un matrimonio che s’ha da fare Un plauso per la nuova alleanza tra Grana e Parmigiano è arrivato dal presidente di Confcooperative Mantova, Fabio Perini, che si è detto «estremamente soddisfatto che due entità come Grana e Parmigiano abbiano parlato di cooperazione. I nodi ora sono due. Il primo riguarda il 49% del latte fuori dalle Dop, che deve accompagnare verso quotazioni sempre più alte il latte Dop, il secondo invece l’8% dei cittadini che non si avvicina più al latte, un problema da affrontare».
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