È vincente scommettere sul vino sostenibile: entro il 2020 il Pil nazionale connesso a questa produzione aumenterà del 30%, arrivando a quota 4 miliardi di euro. È quanto emerge da uno studio della docente di Economia aziendale all’Università di Siena, Maria Pia Maraghini, che ha elaborato i dati partendo dalle ultime rilevazioni disponibili del settore. «Oggi il fatturato delle aziende che producono vino sostenibile – spiega la studiosa – vale oltre 3 miliardi di euro, un terzo del valore della produzione totale e, pur usando stime prudenziali, è possibile prevedere che il Pil del vino italiano continuerà a crescere nei prossimi anni più velocemente di quello dell’agroalimentare, ma quello del vino sostenibile ancora di più, con valori doppi rispetto alle aziende tradizionali».
Una crescita doppia rispetto al prodotto tradizionale La docente stima che il tasso medio di crescita del fatturato delle imprese del vino oscilla tra il 3% e il 5% l’anno, a fronte del 7-10% delle realtà sostenibili. «E questo – osserva la studiosa – è dovuto non solo alla maggiore attenzione del mercato e dei consumatori su tematiche ambientali e sociali, ma soprattutto alla crescita imprenditoriale che solitamente caratterizza le aziende orientate a strategie di sviluppo sostenibile. Infatti, la ricerca della sostenibilità ambientale e sociale porta non solo vantaggi nella reputazione del prodotto, ma obbliga anche l’azienda a rimodellarsi trovando un efficientamento dei processi operativi aziendali (in particolare più efficaci campagne di comunicazione sul mercato), una migliore gestione delle risorse, aumentando la forbice fra costi e ricavi, nonché una maggiore propensione all’innovazione. Puntare sulla sostenibilità ambientale e sociale significa dunque migliorare anche quella economica dell’azienda».