Dalla spiga di grano al pane, o alla pasta. Ma anche dall’orzo, dall’avena e dal mais agli alimenti per gli animali. Sono le filiere cerealicole, decisive per l’alimentazione di tutti, molto importanti per il comparto agro-alimentare toscano: basti pensare che nella nostra regione ai cereali sono destinati oltre 160.000 ettari di superficie coltivata.
Ma questo settore vive, a livello nazionale, una grave crisi dovuta al forte calo dei prezzi di mercato. Per questo la Regione Toscana ha deciso di organizzare, insieme all’Accademia dei Georgofili, una giornata di riflessione e confronto volta a approfondire le problematiche attuali ma anche a individuare le prospettive future del settore, a partire dai suoi punti di forza, quali la valorizzazione delle tipicità e della qualità.
Il convegno è in programma mercoledì prossimo, 25 gennaio, a Firenze presso la presidenza della Regione, palazzo Sacrati Strozzi (Sala Pegaso) in piazza Duomo 10. Alla giornata di lavoro parteciperanno amministratori, tecnici, esperti, produttori, rappresentanti delle parti sociali e tutti gli attori principali delle filiere cerealicole toscane. I lavori saranno aperti dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (ore 9.15) e conclusi dall’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi ( ore 17). La mattinata si svilupperà seguendo due direttrici: gli aspetti economici e contrattuali delle filiere, e la ricerca e il trasferimento di innovazione. Nel pomeriggio, ore 15, la tavola rotonda conclusiva con i rappresentanti di tutte le fasi delle filiere, dal campo allo scaffale.