Il consiglio ha detto «No». O «沒有» se preferite. È il veto imposto dal Consiglio del Consorzio del Chianti Classico che ha vietato il libero utilizzo del logo con il gallo nero per promuovere i vini in Cina in occasione dell’anno del Gallo di fuoco che si apre venerdì 27 gennaio.
No al libero utilizzo del gallo nero La tradizione cinese poteva essere un’occasione straordinaria di promozione dei vini del Consorzio del Chianti Classico che nel logo riportano tradizionalmente il gallo nero? È quanto hanno pensato alcuni produttori della rinomata area vinicola toscana che hanno chiesto al Consorzio di tutela di poter riprodurre anche in etichetta il gallo consortile per spingere le vendite nel mercato cinese. Ma il Consiglio ha vietato un libero utilizzo del gallo nero per non svilire un marchio che ha appena celebrato i suoi primi trecento anni di storia. A renderlo noto il presidente del Consorzio del Chianti Classico Sergio Zingarelli, a Roma per una presentazione delle iniziative dell’azienda vinicola di famiglia (Rocca delle Macie).