«Il prossimo 2 febbraio gli allevatori avranno a disposizione un ampio ventaglio di nuovi strumenti per tutelare le loro greggi, e questo finalmente aprirà una stagione positiva per la gestione faunistica del lupo, più compatibile con le attività produttive legate alla pastorizia”. Lo scrive il deputato del Pd Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura della Camera. «La possibilità di procedere ad abbattimenti selettivi del 5% degli esemplari di lupo insediati in Italia – prosegue Sani – è solo una delle 22 misure contemplate dal Piano d’azione del lupo che sara’ discusso per il via libera definitivo dalla Conferenza paritetica Stato-Regioni il 2 febbraio. Una misura sulla quale sarebbe fuorviante esasperare le contrapposizioni».
Piano Lupo, le novità «Le novità più rilevanti che interessano gli allevatori colpiti da fenomeni di predazione – spiega il deputato – riguardano le strategie di prevenzione, con l’accelerazione e semplificazione delle procedure d’indennizzo. A questo proposito lavoreremo perché a Bruxelles accettino una deroga al regime de minimis per gli indennizzi, che prevede una soglia massima di 15.000 euro ad azienda su base triennale». «Fra le 22 misure – dice Sani – c’è anche la regolamentazione delle deroghe al divieto di prelievo degli esemplari di lupo, che saranno autorizzate nel caso di fallimento delle altre misure, previo parere dell’Ispra. Alla quale sono state affiancate azioni specifiche di controllo e prevenzione della proliferazione di cani selvatici e ibridi, altro problema che assilla gli allevatori».
Sugli abbattimenti «Le deroghe previste dalla Direttiva habitat possono scattare sulla base di un censimento del numero di esemplari sul territorio – conclude il deputato -. E del loro eventuale sovrannumero rispetto a parametri di equilibrio biologico».