«In questi anni si è cercato di far passare il messaggio secondo cui l’agricoltura è l’agroindustria fossero la stessa cosa, e che quindi assegnare le risorse Pac alle multinazionali dell’industria agroalimentare fosse come sostenere gli agricoltori». Lo dice una nota di Confeuro in cui si specifica che «la verità è che questa è una menzogna detta ad arte per sostenere i grandi interessi legati a situazioni come Expo e ad altre simili».
Una distinzione fondamentale «Il primario europeo infatti è composto per il 90% da piccole e medie imprese e non ha nulla a che vedere con quelle poche aziende che guadagnano sull’elaborazione, sulla distribuzione e sulla commercializzazione di prodotti che non producono – prosegue Confeuro -. La centralità del settore agricolo infatti è tutta nella capacità di quelle centinaia di migliaia di operatori agricoli di produrre cibo, e non in coloro che, spesso attraverso dei discutibili passaggi di filiera, si occupano delle fasi successive». Come Confeuro, conclude la nota «siamo assolutamente certi che l’agricoltura debba cominciare il suo percorso di rinascita prima di tutto attraverso la definizione di se stessa; ed è proprio con questo fine che chiediamo la collaborazione attiva di tutte quelle sigle della rappresentanza sindacale effettivamente interessate alle sorti del primario, delle donne e degli uomini che ne fanno parte».