«Siamo impegnati per arrivare a 1 milione di tonnellate. Un dovere morale, una scelta civile. E ognuno è chiamato a fare la sua parte. Anche in casa, dove si registra il 50% degli sprechi. Un salto di qualità necessario per essere davvero la generazione ‘Spreco Zero e Fame Zero’». Così il ministro delle Politiche agricole e alimentari Maurizio Martina nella giornata di prevenzione dello spreco alimentare di domenica 5 febbraio. «Una giornata – dice il ministro Martina – per riflettere sulle nostre abitudini quotidiane ma soprattutto una nuova cultura del cibo, che cresca anche tra le nuove generazioni. Da qui parte la nostra sfida, in un percorso di sensibilizzazione iniziato con Expo Milano 2015».
La sfida italiana nella lotta allo spreco Perché 12 miliardi di euro di sprechi alimentari solo nel nostro Paese sono troppi. «Dallo scorso agosto, con l’approvazione della legge Gadda, possiamo contrastare – sottolinea ancora Martina – questo fenomeno con nuovi strumenti. Abbiamo reso più conveniente per le aziende donare che sprecare, abbiamo rafforzato il tavolo indigenti che, caso unico in Europa, riunisce al Ministero istituzioni, organizzazioni di categoria ed enti caritativi. A differenza di altri Paesi abbiamo preferito incentivare il recupero, – conclude Martina – piuttosto che punire lo spreco. Proprio grazie a questa impostazione raccogliamo già ogni anno 550mila tonnellate di cibo e lo doniamo a chi ne ha bisogno».
Informazione pubblicitaria