«L’Italia è tra i leader mondiali fra i Paesi produttori di ortofrutta e negli ultimi cinque anni il valore delle nostre esportazioni in Germania è cresciuto. Il nostro obiettivo è quello di consolidare contatti e rapporti con i principali canali distributivi e confermare al consumatore tedesco che sono la genuinità e la salubrità dei nostri prodotti a fare la differenza». Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi in occasione del tradizionale appuntamento all’Ambasciata d’Italia a Berlino, organizzato in collaborazione con Fruitimprese e la Camera di Commercio Italiana per la Germania.
Ortofrutta italiano in mostra a Berlino L’evento all’Ambasciata, rivolto agli imprenditori ortofrutticoli italiani, ai produttori, ai buyer e agli importatori tedeschi, si è aperto con il saluto dell’Ambasciatore Pietro Benassi. E’ un’occasione di networking e di relazioni internazionali organizzato in concomitanza con l’inaugurazione di ‘Fruit Logistica’, il principale salone dell’ortofrutta a livello mondiale a cui partecipano numerose aziende associate all’Organizzazione degli imprenditori agricoli. “Il mercato tedesco – ha sottolineato Guidi – è maturo e consolidato, con un saldo che si mantiene in attivo per il comparto ortofrutticolo, e con esportazioni che nei primi dieci mesi del 2016 sono aumentate rispettivamente del + 4,6% per gli ortaggi e del +5,3 per la frutta. Oltre che mantenere le quote conquistate, occorre trovare ulteriori spazi di business per i nostri prodotti, ancora penalizzati dall’embargo russo”.
L’evento Alla serata sono intervenuti anche Leonardo Di Gioia, assessore della regione Puglia e coordinatore per le politiche agricole per la conferenza stato regioni, con gli assessori dell’Emilia Romagna, della Basilicata e della Sicilia. «L’ortofrutta tricolore è un’eccellenza in termini di qualità, di gusto e di sostenibilità ambientale – ha concluso Guidi – e può migliorare la sua presenza a livello internazionale. Ma c’è bisogno di fare sistema come ha dimostrato questa serata all’Ambasciata. Il consolidamento delle nostre posizioni ultraconfine, l’ulteriore crescita e il raggiungimento di nuovi mercati passano necessariamente attraverso una maggiore promozione e un gioco di squadra efficace tra privati ed istituzioni».